Copertina 5,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2002
Durata:54 min.
Etichetta:Avispa
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. INTRO - TO OUTLIVE THE WAR
  2. DRACON METAL
  3. SIREN´S SONG
  4. DON´T GIVE UP
  5. WORDS & MEMORIES
  6. OUT OF CONTROL
  7. INDECISION
  8. THE EYES OF THE RAIN
  9. I´LL NEVER LEAVE YOU
  10. SEQUENCES
  11. FOREVER I´LL BE FREE
  12. THE MANDATE OF HEAVEN

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Ancora Heavy Metal dalla Spagna: eccomi ora alle prese con i Draconian, cinque musicisti che a vedere dalla foto non mi sembrano proprio di primo pelo, ed infatti anche musicalmente sembrano decisamente orientati su suoni "datati". I Draconian fanno parte di quella "fazione" di gruppi che hanno optato per il cantato in inglese, sperando di risultare più appetibili sui mercati internazionali, ma per riuscirci avrebbero dovuto far meglio di quanto espresso sul loro album di debutto. "To Outlive The War" dà l'impressione di un gruppo che partito da sane passioni orientate all'Hard Rock ("Don´t Give up" e la noiosa "Words & Memories") ha inserito, forse più per stare al passo con i tempi che per il "cuore", passaggi epici e "powerosi" ("To Outlive the War" e "The Eyes of the Rain") e momenti più robusti ("Out of Control" e "Siren´s Song"). I Draconian non riescono ad eccellere e sopratutto a districarsi dal ristagno in cui stanno precipitando molte delle più recenti uscite nel settore. Prendiamo "Dracon Metal" come esempio: è un brano dal gusto retrò, che si piazza a metà tra la Rainbow, la N.W.O.B.H.M. ed il Power americano d'annata, dovrebbe essere un anthem, un brano trascinante ma alla fine siamo ben lontani da questo risultato: noia e quell'alone di già sentito che aleggiano impietoso. Stessi risultati quando passano con "Siren´s Song" ad un riffing che si rifà ampiamente a Jeff Waters ed ai suoi Annihilator (uhmm... "The Fun Palace"?). Potevano poi tranquillamente evitare "lo scontro" piazzato sul finale di "Out of Control" e la scontatissima ballad "Indecision", mentre è solo poco più convincente "I´ll Never Leave You", che dopo un inizio lento tira fuori almeno un po' di energia dando maggior feeling al pezzo. Riecco i nostri alle prese con riffs thrash sullo strumentale "Sequences", mentre la conclusiva "The Mandate of Heaven " è un brano di power/speed melodico.. di quello che molti, (troppi?) gruppi fanno meglio! Anche loro non passano il turno... e senza errori da parte dei guardalinee!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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