Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:64 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. THE REVENGE
  2. OBSESSED
  3. VICTORY
  4. MASTER OF SORROW
  5. WILL YOU FOLLOW
  6. JUST A DREAM
  7. HER SPELL
  8. GONE TOO FAR
  9. WAKE UP CALL
  10. UNDER THE WAVES
  11. WHO CAN YOU TRUST
  12. WHEN TIME DOESN'T HEAL

Line up

  • Russel Allen: vocals
  • Jorn Lande: vocals
  • Magnus Karlsson: guitars, bass, keyboards
  • Jaime Salazar: drums

Voto medio utenti

Secondo appuntamento con la saga de "I Signori dei Microfoni", epica avventura che vede come protagonisti due professionisti della voce come Russell Allen (Symphony X) e Jorn Lande (Jorn, ex Masterplan, ex Ark, ex Millenium, ex...) nuovamente spalleggiati dal talento compositivo ed esecutivo (si occupa delle parti di chitarra, basso e tastiere) di Magnus Karlsson (Last Tribe, Starbreaker, Planet Alliance...). Ad accompagnare questo terzetto di musicisti ritroviamo pure il batterista Jaime Salazar (The Flower Kings, Midnight Sun, Reingold...), e per quanto riguarda il "fattore talento" non scherza nemmeno lui.
In coerenza con il primo lavoro, è nuovamente Rodney Matthews (illustratore che ha collaborato, tra gli altri, con Asia e Magnum) ad occuparsi della copertina, però a curare il mixaggio è stato chiamato Dennis Ward, eppure a parte un leggero indurimento dei suoni ma anche delle parti cantate, questa scelta non ha apportato chissà quali novità. Anzi, uno dei pezzi più avvincenti del disco è proprio la ballad "Master of Sorrow", dove spicca la grande interpretazione da parte del norvegese Jorn, ma si fa pure notare un bel guitar solo di Magnus Karlsson, mentre il cantante americano si fa valere sui ritmi più spediti di "Will You Follow".
Allen e Lande si ritrovano comunque a "combattere spalla a spalla" su ben 6 delle 12 canzoni che compongono l'album, a partire dall'opener "The Revenge" (comprese l'ottima e potente "Victory" ed una "Wake Up Call" che deve parecchio ai Thin Lizzy), per poi spartirsi equamente le rimanenti tracce.
Sulla linea di "The Battle", quello riproposto ora è un Hard Rock che si dipana tra accelerazioni e momenti più melodici, come se fosse stato sferzato da una mano di ferro avvolta in un guanto di velluto, eppure la sensazione è che, sebbene "The Revenge" sia un lavoro di qualità e sicuramente di livello tecnico eccelso, manchi un po' della magia della prima volta...
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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