Copertina 7

Info

Anno di uscita:2007
Durata:43 min.
Etichetta:Metal Blade
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. SEPARATION
  2. NOTHING LEFT
  3. AN OCEAN BETWEEN US
  4. WITHIN DESTRUCTION
  5. FORSAKEN
  6. COMFORT BETRAYS
  7. I NEVER WANTED
  8. BURY US ALL
  9. THE SOUND OF TRUTH
  10. DEPARTED
  11. WRATH UPON OURSELVES
  12. THIS IS WHO WE ARE

Line up

  • Tim Lambesis: vocals
  • Jordan Mancino: drums
  • Josh Gilbert: bass
  • Phil Sgrosso: guitar
  • Nick Hipa: guitar

Voto medio utenti

Dopo le delusioni di Killswitch Engage e Trivium ero assai curioso di sentire cosa avrebbero combinato gli As I Lay Dying, come e se avrebbero apportato delle modifiche al proprio sound primigenio visto l'interesse sempre più decrescente in termini di mercato e pubblico verso la scena metalcore. "An Ocean Between Us" ci consegna una band che rimane comunque ancorata al metalcore che l'ha resa celebre, tuttavia riuscendo a trovare quel piccolo dettaglio (un riff, una melodia, un coro effettato) che, pur non stravolgendo di certo quello che è il modus-suonandi del gruppo, da la percezione di un piccolo passo avanti per quel che riguarda la ricerca musicale degli As I Lay Dying.
Come da tradizione, il gruppo riesce ad amalgamare con sapienza riff thrasheggianti, groove, ritornelli catchy (un tantinello stucchevoli a tratti, consentitemelo) e lo scream di Tim Lambesis, sempre fiero e incisivo. Il platter in questione quindi alterna pezzi più tradizionali (o più stereotipati, se preferite) ad altri in cui si intravede un timido tentativo di ricerca musicale, come nel caso della title track, che nel ritornello (melodico e conivolgente come sempre) ci mostra delle soluzioni vocali inusitate per gli As I Lay Dying. O ancora in "Forsaken", pezzo dal forte gusto Dark Tranquilliniano, ennesima riprova che da sempre la scuola death di Gotenburg è fonte di ispirazione per tutto il movimento metalcore. Molto belli i riff di chitarra, e in generale tutto il guitar work del pezzo, decisamente più arioso e "aperto" per gli standard della band. "I Never Wanted" riprende i Killswitch Engage più cupi di "As Daylight Dies", accantonando la furia thrash e creando un intreccio disperato di growl, voce pulita e riff spezzati e lenti. Molto bella anche "The Sound Of Truth", dove ancora una volta il guitar work è sugli scudi, anche se comunque la struttura è puro metalcore 100%; nonostante ciò il pezzo scorre molto bene. Accanto a questi pezzi che potremmo definire inediti per gli As I Lay Dying, "An Ocean Between Us" contiene tracce decisamente più canoniche, come nel caso di "Comfort Betrays", "Nothing Left", "Bury As All", "Within Destruction" oppure "Wrath Upon Ourselves", che nonostante la mancanza di innovazione, risultano piacevoli e molto ben arrangiate.
"An Ocean Between Us" non è certamente a livelli del suo predecessore, quel "Shadows Are Security" che rappresenta l'apice compositivo della band e uno dei picchi più alti raggiunti in ambito metalcore, ma mostra che gli As I Lay Dying sanno ancora scrivere pezzi degni di nota, pur senza apportare correzioni radicali al proprio sound. A quanto pare, l'unico gruppo metalcore che sembra aver ancora qualcosa da dire.
Recensione a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 27 nov 2007 alle 11:46

altro bell'album per gli As I Lay Dying, una delle poche band metalcore a sfornare bei lavori...gran voce di Tim tra l'altro!!

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