Questo che reggo fra le mie mani è il primo disco di questa realtà nostrana denominata Vintage, un complesso che per sua stessa natura si rifà ad un sound classico e tradizionale, ma non per questo scontato. Le movenze artistiche sono molto chiare e dirette, Rock melodico in primis, con qualche spruzzata di Progressive Rock più elegante e raffinato negli arrangiamenti. A questo punto mi sembra inutile chiamare in causa i soliti Pink Floyd più liquidi e dilatati, però bisogna farlo, e lo prenderei anche come un complimento. Le canzoni si segnalano per un'anima delicata e vellutata, senza disdegnare impalcature più robuste e decise quando servono, si tratta più che altro di dettagli, di frangenti... che comunque ben si adattano al contesto musicale. (E.C.) New Orleans, Louis Brundle e Ceneri (giusto per chiamarne in causa alcune) sono dei buoni esempi di Rock, venato di Pop e da una certa inflessione AOR melodica che fa da collante a tutto quanto. L'elemento su cui bisogna soffermarsi però con una certa parsimonia risiede anche in tutto l'apparato lirico di questo primo Sul Meridiano Del Tempo, i testi sono tutti in Italiano, rendendo quindi l'ascolto più semplice ed immediato. Liriche sempre intelligenti, ben dosate e mai invadenti, questa la ricetta vincente, anche andando ad analizzarli si fanno notare per la particolarità degli argomenti proposti, ma preferisco non svelarvi troppo. In conclusione non si può che rimanere soddisfatti da questo esordio discografico, mi auguro solo che ci sia qualche etichetta disposti a "caricarseli" addosso, le potenzialità ci sono. Da provare per tutti gli appassionati di Rock melodico. In ultimo mi preme dire che il disco in questione è interamente scaricabile dal loro sito web.