Copertina 8

Info

Anno di uscita:2002
Durata:38 min.
Etichetta:Scarlet
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. BACK WITH ATTACK
  2. FORMULA FLAME FEAST
  3. HEADRUSH
  4. INFERNAL OUTLAW
  5. BURN-OUT IN BLOOD
  6. FASTER DISASTER
  7. MENACE OF BRUTALITY
  8. STALKERS IN THE NIGHT
  9. I´M SPEED AT NIGHT
  10. KILLING MACHINE

Line up

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Attesissimo ritorno dell’All Star combo scandinavo che va sotto l’esplicito moniker di Terror 2000, band che racchiude al suo interno membri di due delle più quotate, ed ultimamente anche criticate, formazioni death/thrash svedesi: Soilwork e Darkane. Il micidiale esordio di due anni fa, “Slaughterohose Supremacy”, aveva subito consacrato il side project di Bjorn 'Speed' Strid (Soilwork) e Klas Iceberg (Darkane) fra le realtà più violenti ed interessanti della moderna ondata thrash proveniente dai paesi nordici; “Faster Disaster” risulta l’ideale evoluzione dei quel sound così aggressivo, oggi più controllato e chirurgico ma altrettanto brutale rispetto al passato grazie a pezzi d’indubbio impatto come “Back With Attack”, sfuriata al cardiopalma a tratti vicina al death puro, ed episodi più ragionati e pesanti come “Menace Of Brutality”, un inedito mid tempo estremamente coinvolgente. Una produzione ottima ed un songwriting sicuramente più variegato rispetto al passato rendono quindi “Faster Desaster” un disco di sicuro interesse per ogni amante del thrash veloce e senza compromessi, lontano dalle raffinatezze che l’ammorbidita band madre di Bjorn ha deciso di propinarci negli ultimi tempi. Una conferma che non mancherà di lasciare soddisfatti i numerosi fan dei Terror 2000 e nono solo, e che sicuramente renderà il nome della band ancora più noto ed apprezzato anche fra coloro che si fossero lasciati sfuggire lo splendido esordio; probabilmente “Faster Desaster” non mancherà di mietere vittime fra i Soilwork fan della prima ora, ultimamente non proprio felici della svolta intrapresa dal gruppo. Una possibilità interessante che rappresenterebbe un segnale inequivocabile per la band svedese.
Recensione a cura di Francesco 'HWQ' Bucci

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