Copertina 6,5

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2007
Durata:44 min.
Etichetta:Lion
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. JACK IN THE BOX
  2. WELCOME TO THE GRINDHOUSE
  3. AXIS OF EVIL
  4. HOURGLASS
  5. STANTON’S STOMP
  6. TRAILBLAZER
  7. DOWNSTREAM
  8. PASADENA
  9. REVERSE THE POLARITY
  10. BIG SCREEN LOVE THEME

Line up

  • Edward Box: guitars
  • Neil Lough: bass
  • "Wild" Nick Robson: drums

Voto medio utenti

Per gli amanti del virtuosismo e del neoclassico, Moonfudge, rappresenta il giusto connubio. L’inglese Edward Box, a distanza di tre anni dal suo primo disco solista, esperto nell’arte dello shred, si ripropone con un CD rivolto ai " devoti " della sei corde. I contenuti racchiusi in questo lavoro non convincono sicuramente per originalità nonostante il lodevole sforzo di tessere e snodare fraseggi d’effetto. Purtroppo è proprio l’originalità la componente mancante di Moonfudge, che pur denotando una discreta crescita compositiva non convince del tutto. L’interpretazione del virtuoso Box, fa sì che l’ascolto risulti piacevole, ma l’ispirazione e limitata a pochi sprazzi riconducibili in particolar modo al pezzo meglio riuscito " Hourglass " un brano in grado di coinvolgere ed emozionare con successo.
Riff distorti e ben strutturati in " Stanton’s Stomp " e " Pasadena " dove E.Box si muove con la giusta velocità senza annoiare in virtuosismi. Ritmo un po’ ripetitivo ed estremizzato in " Axis of Evil " in cui il mix di azzeccate melodie poco si sposa con l’esasperazione dei fraseggi. Atmosfere lente e accordi di chitarra acustica accompagnata da note taglienti dell’elettrica, sono gli ingredienti di " Downstream " e " Big Sreen Love Theme " in cui l’aggiunta di arpeggi melodici costruiscono piacevoli atmosfere. " Jack in The Box " costituisce una parentesi interessante ricca di cambiamenti ritmici d’effetto.
Lo stile di Edward passa tra le sonorità di altri virtuosi chitarristi come Petrucci e Satriani e l’aspetto positivo consiste nella volontà di evitare l’autocelebrazione e l’intento in parte è raggiunto. L’album è sicuramente un qualcosa di già sentito ma l’ottima tecnica e bravura del musicista, rendono l’ascolto apprezzabile anche grazie all’apporto ripetuto e ben distribuito di effetti e distorsioni, un CD fondamentalmente indirizzato agli amanti del genere. Lo aspettiamo con interesse e speranza con un nuovo lavoro.
Recensione a cura di Carmelo 'Lino’64' Nazzaro

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