Copertina 7

Info

Anno di uscita:2004
Durata:40 min.
Etichetta:Frontiers
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. LOSIN’ MY MIND
  2. FANTASY
  3. REMEMBER
  4. GET UP
  5. SO COLD
  6. SUCH A SHAME
  7. MADE FOR TONIGHT
  8. STILL
  9. NEVER BE THE SAME
  10. SPECIAL
  11. BLAME ON ME (EUROPEAN BONUS TRACK)

Line up

  • Richie Kotzen: vocals, all instruments

Voto medio utenti

Primo album a diciassette anni, tra le fila dei glamsters Poison a venti e membro dei Mr. Big a ventisei: l’ex enfant prodige Richie Kotzen torna oggi a far sfoggio del proprio talento con il suo ultimo lavoro solista “Get Up”.
Se nel penultimo album “Change” Kotzen spaziava dal Rock melodico al blues al fusion con intermezzi jazz, “Get Up” è un concentrato di up-tempo hard rock anni ’90 con venature blues che scorre velocissimo in meno di quaranta minuti, bonus track compresa.
Anche questa volta Kotzen suona ogni strumento, canta ,veste i panni del produttore e registra negli studi Headroom-inc., di sua proprietà.
“Loosing My Mind” è una degna track d’apertura in cui spicca un bel dialogo voce-sei corde nella parte conclusiva del ritornello, seguita da “Fantasy”, meno brillante della prima ma abbellita da una sapiente produzione che mette in risalto basso e chitarra allo stesso modo.
“Remember” è una splendida ballad blueseggiante che ricorda i migliori Mr. Big e vede Kotzen cimentarsi in una interpretazione vocale molto sentita e davvero ben riuscita.
La title-track “Get Up” è veloce e incisiva ma ha il suo punto debole nel ritornello, reo di una melodia ossessiva e di vocalizzi che pretendono di prodursi in acuti decisamente off limits. Segue “So Cold” che, chitarre e a parte, non sembra avere nulla di particolarmente attrattivo, mentre in “Such A Shame” Kotzen si riscatta per gli acuti mal riusciti di “Get Up” e si rende esecutore di una ottima prova vocale.
La semi-ballad “Made Fo Tonight” risulta essere uno dei pezzi migliori di quest’album, sia per la melodia sia per il modo di interpretare la parte cantata.
Le successive “Still” e “Never Be The Same”, entrambe della durata di poco più di tre minuti, si rincorrono tra ritmi sostenuti e chitarre rocciose, frenate dalla ballad pop-blues “Special” con le sue chitarre fluide e la voce di Kotzen che sembra quella di un cantante di colore.
I migliori giri di chitarra sono riservati alla bonus track “Blame On Me” che ospita un assolo iper-veloce e una serie di azzeccati effetti che regalano all’ascia di Kotzen una marcia in più.
“Get Up” è senza dubbio un ritorno in grande stile per questo talentuoso artista che riesce, di anno in anno, a migliorare le proprie doti canore e a produrre album che non siano meramente guitar-oriented senza lasciare spazio a null’altro.
Belle melodie, ritornelli orecchiabili e chitarre di gran classe; purtroppo la scelta di non includere nessun altro musicista alla line-up penalizza il drumming che risulta poco incisivo, per fortuna bilanciato dal basso che risolleva le sorti della sessione ritmica.
Più che positivo, dunque, il bilancio di “Get Up”; resta solo da vedere come Kotzen riuscirà a suonare e cantare tutto dal vivo…
Recensione a cura di Elena Mascaro

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