AA.VV. - Shawn Lane Remembered - Volume II

Copertina 6,5

Info

Genere:Compilation
Anno di uscita:2004
Durata:63 min.
Etichetta:Lion
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. TOWARDS THE LIGHT
  2. HARDCASE
  3. BARNARDS STAR
  4. BEYOND COMPARE
  5. ONE DAY IN HEAVEN
  6. SONG FOR SHAWN
  7. HOT SPOTS
  8. WEIGHTLESS
  9. FROM THE INSIDE
  10. TRANSFIGURING PERCEPTIONS
  11. IN THE FAST LANE
  12. WICKED
  13. REJOICE

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Shawn Lane è stato veramente uno dei grandi della chitarra moderna (nonché un apprezzato polistrumentista).
La sua cultura musicale così vasta e le sue capacità tecniche ed innovative (accanto alle strabilianti doti nell’arte dell'improvvisazione), hanno influenzato moltissimi musicisti, nonostante il suo nome non sia così conosciuto al di fuori della ristretta cerchia degli addetti ai lavori, come invece meriterebbe.
Shawn ci ha lasciato nel 2003, ma il suo contributo alla "causa" non è stato dimenticato, tanto da indurre la Lion e i suoi artisti migliori a pubblicare un sentito tributo al suo grande valore, di cui il platter in questione è la seconda parte.
La prima cosa che va rilevata è che i brani contenuti in questo secondo volume sono tutti originali, scritti dai musicisti coinvolti in onore al talento di Shawn, ognuno con il proprio stile.
Il disco è, in generale, abbastanza gradevole anche per coloro che non siano fanatici dello strumento … è ovvio che i chitarristi troveranno sicuramente spunti di primario interesse in questo lavoro, in cui le capacità tecniche sono realmente straordinarie e molto sopra la media (anzi credo che qualche musicista in erba troverà di che “demoralizzarsi”, ascoltando questi “mostri”), ma ritengo che anche i semplici ascoltatori che apprezzano la musica strumentale senza per questo sezionare ogni singola nota prodotta, potranno trovare (a parte qualche episodio più “indigesto”) motivi d'attrattiva in questo “Shawn Lane remembered vol.2”, anche perché il tributo si realizza toccando molti generi: oltre all’inevitabile fusion, si possono trovare anche heavy metal, hard, prog, rock e sonorità più sperimentali (vedi la conclusiva “Rejoice” del nostro Alex Masi e i suoi suoni d’ispirazione indiana, ricordando che gli influssi di musica asiatica erano stati l’ultima “passione” del nostro Shawn). Oltre al già citato Masi, tra i nomi più noti, spiccano quelli di Roger Staffelbach degli Artension (in “Towards the light”) e dei Mistheria (nella sognante “One day in heaven”) accanto ad altri, magari meno conosciuti, ma degni di menzione come i Double Heart Project (“Hardcase”), Patrik Carlsson (nella delicata “Barnards star” e nella Vai-oriented “Weightless”, da citare soprattutto per la grandissima competenza specifica), Torben Enevoldsen (ottima la sua “Beyond compare”), il Jon Paget’s Audioize Proj (nella splendida e toccante “Song for Shawn”), Luis Moreno (virtuosismi e feeling in “Hot spots”) e Tom Kopyto (nella poderosa “Wicked”). La varietà è una delle migliori caratteristiche del dischetto, il quale grazie a questo requisito evita di tediare troppo l’ascoltatore non avvezzo a questo tipo di prodotti, anche se non sempre l’attenzione viene ad essere completamente catalizzata, confermando quello che è da considerare un po’ il limite maggiore di molti dei platters che non si avvalgono di un supporto vocale.
Alla fine credo che Shawn potrà essere soddisfatto del lavoro svolto e di come le sue qualità siano state, in qualche modo, "metabolizzate" dai suoi colleghi … anche questo, oltre alla grande musica che ci ha regalato, è un ottimo modo per consegnarsi all’immortalità …
Recensione a cura di Marco Aimasso

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