Come back per una delle maggiori sorprese in ambito power dello scorso anno che sta facendo la felicità (e quindi i soldi) della No Fashion Records, etichetta che sta vivendo un momento d'oro grazie alle vendite dei chart-breakers Insania e di questi The Storyteller, band certamente di minor valore rispetto al sestetto di Stoccolma ma che con l'omonimo debut album ha dimostrato ampiamente di meritarsi un posto di tutto rispetto all'interno del panorama europeo di questo genere musicale. Con questo "Crossroad" la band capitanata dal simpaticissimo cantante/bassista Lars Goran Persson conferma quanto di buono si era intuito negli anni passati e si propone come band godibilissima, a cui manca sempre quel qualcosa in più per salire di livello ma che non mancherà di deludere gli appassionati del becer power più puro ed incontaminato, anche grazie allo stesso Persson che fa del suo cantato alto e sgraziato il proprio punto di forza. Dopo l'efficace ed epica intro, dirompe in tutta la sua forza "The Unknown", sulla falsariga della già storica "Guardians of Kail", basata su doppiacassa a manetta, cori veloci ed orecchiabili e tanta tanta potente melodia, come insegna il manuale del perfetto power/becer metallaro. L'alternanza di questi brani randellanti ("The Unknown", "The Eye of the Storm", "Ambush", tutti ispirati agli Helloween dei primi anni) con quelli più lenti e cadenzati come "The Secret's Revealed", "A Passage through the Mountain" o la toccante "Loss of a Friend" rende questo "Crossroad" decisamente piacevole, gradevole all'ascolto per un ascoltatore non appassionato, e decisamente entusiasmante per chi associa la parola "power" con bands di minor fama ma di sicuro valore come Freternia, Nostradameus o Crystal Eyes. La passione che mi alimenta il cuore durante l'ascolto di tali sfuriate metalliche mi porterebbe a valutare "Crossroad" con un 9 ma mantenendo la calma e riponendo l'ascia nell'armadio direi che un onestissimo 7 è il voto ideale, grazie anche all'ottima produzione a cura di Fredrik Nordstrom ai celeberrimi Fredman Studios, con la raccomandazione di concedere almeno un ascolto ai The Storyteller e a tutte le valide seconde linee dell'armata europea del power metal!