Copertina 7

Info

Anno di uscita:2002
Durata:54 min.
Etichetta:Metal Blade
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. WIND
  2. KRUMMAVISUR
  3. LEBENSBEICHTE
  4. MERSEBURGER ZAUBERSPRUCHE II
  5. STETIT PUELLA
  6. VOLLMOND
  7. DIE GIER
  8. OMNIA SOL TEMPERAT
  9. LE'OR CHIYUCHECH
  10. DER RATTENFANGER
  11. OSKASTEINAR
  12. NATURE NOS SEMONT
  13. UNTER DEM MEER

Line up

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Escono assieme ai Subway to Sally, gli In Extremo, band che al contrario dei connazionali, propongono uno stile più duro e influenzato da modernismi alla Rammstein, pur mantenendo un contorno fatto di melodie suonate con le cornamuse, le arpe ed altri strumenti antichi. Se però i Subway to Sally hanno un flavour molto medievalggiante, gli In Extremo risultano molto più "nuovi" e moderni, mantenendo gli strumenti classici solo come un lieve ma comunque importante contorno. Si parte con "Wind", che inizia con dei chitarroni potentissimi ed un incedere cadenzato e quasi ipnotico, per poi arrivare al ritornello spedito e condito dalle cornamuse. "Krummavisur" è un 'ottima song nella quale l'arpa assieme alle chitarre stoppate crea un'atmosfera sognante, seguita da dei suoni campionati assolutamente allucinanti! Molto bella la seguente "Lebensbeichte" che parte con le cornamuse e avanza con un buon ritornello. L'anima folkloristica della band esce in "Merseburger Zauberspruche II", fatta di cornamuse e percussioni medievaleggianti. Un bel coro, accompagnato dall'arpa crea un'atmosfera incredibile, il tutto a formare uan canzone davvero evocativa. Si riparte con compionature e chitarroni in "Stetit Puella" per poi arrivare al singolo dell'album "Vollmond", una canzone moderna ma a mio parere scialba e senza troppe particolarità. Lenta e acustica si presenta "Die Gier", mentre pesante ed incredibilmente trascinante arriva "Omnia Sol Temperat", per me il capitolo meglio riuscito di questo "Sunder ohne Zugel"...un testo rigorosamente in latino e una melodia di cornamusa davvero squisita, fanno di questa song un vero e proprio inno! Non mancano comunque anche qui, i più strani suoni campionati. Segue un'altra delle canzoni migliori del disco ovvero "Le'or Chiyuchech", fatta di belle melodie di cornamusa e arpa. Spedita procede "Der Rattenfanger", ritmata e pesante "Oskasteinar", lenta e calustrofobica "Nature Nos Semont", mentre conclude il disco un'altra lenta e semi-acustica "Unter Dem Meer". Siamo di fronte a un disco ben suonato e ottimamante prodotto che consiglio a tutti gli amanti delle sonorità tedesche (eh si non troverete una sola parola di inglese in questo album) alla Rammstein e per chi vuole ascoltare qualcosa di particolare. Chi si aspetta un lavoro folkeggiante, si scordi "Sunder ohne Zugel" perchè come già detto, gli strumenti classici hanno ormai un ruolo marginale e non sono i protagonisti della musica degli In Extremo ormai votata ai modernismi e alla commercialità!
Recensione a cura di Davide 'Damnagoras' Moras

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