Copertina 7

Info

Anno di uscita:2002
Durata:65 min.
Etichetta:Rising Sun
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. PROLOGUE
  2. COURAGE WITHIN
  3. A MOMENT OF HONOR
  4. ROLL THE DICE
  5. ROOM WITH A VIEW
  6. SHALLOW WATER
  7. MY KINDRED SOUL
  8. THE SHAPE OF SALVATION
  9. THESE OPEN ARMS
  10. AN EYE FOR AN EYE
  11. HANDS OF TIME
  12. YOUR WORLD
  13. EPILOGUE

Line up

  • Andreas Novak: vocals
  • Frederik Grünberger: guitars
  • Johan Niemann: bass
  • Daniel Flores: drums, keyboards

Voto medio utenti

Primo ascolto: ok, discreto, uno dei soliti gruppetti rock/metal progressive.
Terzo ascolto: Per niente male, dai....anche se a tratti un po' soporifero.
Settimo: Bello! Ora vedo la luce!!
Ecco l'iter sommario che ho dovuto percorrere affinchè comprendessi in pieno questo "A Work Of Art", terza fatica dei Mind's Eye. La band esiste già dalla seconda metà della scorsa decade, ma questo è il primo album che ne ascolto, rimanendone in definitiva pienamente compiaciuto.
Per i più potrebbe risultare difficile inizialmente inoltrarsi all'ascolto di quest'album. Non per chissà quale inedito discorso stilistico/emozionale o per quale intricata struttura delle composizioni, elemento, questo, che comunque caratterizza i brani. Più semplicemente perchè, se da un lato il missaggio piuttosto pacato, tondo ed uniforme (attenzione, non sto parlando di piattezza sonora o di cattiva resa!!!!), le vocals vellutate, mai particolarmente aggressive ed adagiate su registri tonali essenzialmente medi, ed un sound che mette in simbiosi tutti gli strumenti, miscelandoli e fondendoli insieme, sono elementi che donano un sound tutto particolare all'album; dall'altro, questi fattori, sommati all'elevato minutaggio complessivo dell'opera ed alla sua natura di concept, contribuiscono a rendere difficile un ininterrotto livello di piena attenzione da parte dell'ascoltatore per tutta la sua durata.
Dividere la scaletta in due separati momenti e gustarlo poco a poco, sicuramente potrebbe rivelarsi una modalità che in definitiva faciliterebbe un'adeguata comprensione dell'opera.
Buona anche la pesonalità della band che gode di, come abbiamo già accennato, un sound e stile caratteristico riconducibile a Rush, Queen, E.L.O. (principalmente per l'uso delle tastiere), Yes e Queensryche. A queste coordinate aggiungiamoci anche un lavoro di chitarra a la Steve Vai non solo nei soli, ma anche in certe scelte in fase sonora e d'arrangiamento.
Difficile estrapolare da una così valida scaletta i brani più rappresentativi. Non resta altro che consigliarne l'ascolto a tutti gli appassionati di rock/metal progressive.
Da segnalare nella prima tiratura dell'album la presenza di un cd aggiuntivo contenente l'intero secondo capitolo discografico della band "Waiting For The Tide".
Recensione a cura di Elio Bordi

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