Copertina 6

Info

Anno di uscita:2002
Durata:non disponibile
Etichetta:Regain
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. AFTERMATH
  2. 7TH DAY OF BABYLON
  3. CRY FROM HELL
  4. DESPERATE HEART
  5. SHADOWLAND
  6. SHADOW
  7. NOSFERATU
  8. IN THE DARK
  9. BLACK RAIN
  10. LOVING YOU

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Un progetto ideato da Richard Andersson (Majestic) e Pete Sandberg (Midnight sun) per creare una formazione di hard rock classico, sulle tracce di Purple e Rainbow, praticamente la moda del momento.
Assoldati altri buoni musicisti dell’area nordica, i nostri si lanciano in questo disco con le migliori intenzioni di far rivivere il fascino dei grandi gruppi del passato. In effetti, l’apertura di “Aftermath” è sorprendentemente in linea con i lavori di Blackmore e soci, unendo ottimo groove e corposo amalgama di chitarre e tastiere, una canzone che mantiene le promesse. La seguente “7th day of Babylon” mostra già delle differenze, pur ricordando vagamente alcune cose di R.J.Dio (non le migliori), le parti di tastiera si fanno più pompose, neoclassiche, e prendono il sopravvento sugli altri strumenti spostando lo stile musicale verso una sorta di power melodico.
La tendenza viene confermata da “Cry from hell”, solito ritmo tirato già sentito mille volte e dalla immancabile ballata romantica “Desperate heart” della quale non si sentiva la mancanza. L’impressione è che la vera fonte ispirativa del gruppo provenga proprio dalle rispettive formazioni d’appartenenza, non già da “Machine head” o “Rising”, ed escluso l’ingannevole inizio di vero hard rock roccioso e massiccio in questo album se ne vede ben poco. Un altro accenno lo si può intuire nel dignitoso riff di “Nosferatu”, che incorpora anche un refrain piacevole, ma tutto viene vanificato dalle seguenti tracce strutturate per esaltare il virtuosismo sinfonico e graziose melodie poco fantasiose, distribuite in modo troppo esagerato e per nulla attinenti all’idea di base dei Silver Seraph.
Peccato, i mezzi per un buon disco interessante c’erano tutti, compresa l’ottima produzione, ma la band si è persa per strada dopo la buona partenza.
Come dice qualcuno “esperimento non riuscito!” sarà magari per la prossima volta.

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