Copertina 6,5

Info

Demo
Anno di uscita:2004
Durata:22 min.

Tracklist

  1. THE VOID (INTRO)
  2. HELLRAISER
  3. UNDER FIRE
  4. BLACK ROSE IS DEAD
  5. THE TEMPLAR'S GRAVE
  6. J. DE MOLAY

Line up

  • Massimo Frasca: vocals, guitar, bass
  • Andrea Costa: keyboards

Voto medio utenti

I Wishmaster, duo composto da Massimo Frasca e Andrea Costa, avevano realizzato all'incirca un anno fa un primo demo, "Among the Fog", purtroppo composto da un unico brano e che quindi aveva lasciato aperti diversi interrogativi sull'effettivo valore della band. A dissiparne qualcuno giunge ora un nuovo lavoro, "One Step to Hell", che è stato ancora discretamente registrato ai Dracma Studio, ma che sopratutto mette più carne al fuoco. Dei sei pezzi riportati nella tracklist due sono tuttavia brevi strumentali e quindi sono solo 4 le canzoni da analizzare. "Hellraiser" prende il via dopo un venomiano "Welcome to Hell", ritmiche thrash ed un cantato aggressivo a ribadire quanto affermato al tempo del precedente lavoro, con le vocals abrasive e cattive alla Mille Petrozza, in effetti, per questa canzone si potrebbe addirittura azzardare qualche richiamo a "Coma of Souls". Anche se nella biografia viene dato rilievo alla componente sinfonica del loro sound, le tastiere rimangono piuttosto in disparte, dando in ogni modo un tocco "cinematografico" al pezzo, ma non del tutto convincente, e forse si poteva fare di meglio a livello di guitar solo, poco incisivo. "Under Fire" manifesta le influenze power del gruppo, sopratutto nella parte iniziale, ma il cantato si mantiene ancora grezzo. Sono invece le tastiere a ritagliarsi ora uno spazio maggiore in un brano (ma lo stesso discorso si può estendere pure alla seguente "Black Rose is Dead", dove sono però da rivedere le clean vocals) che vede i Wishmaster aumentare di velocità e toccare territori battuti, ad esempio, già dai Children of Bodom. "The Templar's Grave" vede un ritorno al thrash più concreto, stavolta con qualche tratteggio sullo stile Bay Area, con le tastiere che arricchiscono un brano sì monolitico ma dai pochi sussulti. Infine ecco l'outro "J. De Molay" che fa il paio con l'intro "The Void".
Se con "Among the Fog" non era stato semplice "inquadrare" i Wishmaster per la presenza della sola titletrack, "One Step to Hell" non rende poi le cose molto più facili, per le diverse soluzioni presentate ma non sempre ben miscelate. Inoltre a questo bisogna aggiungere qualche ingenuità di troppo ed il non essere riusciti a far risaltare le soluzioni sinfoniche. Tuttavia, per il momento, credo possa già andare bene così.

Contatti: Andrea Costa: 339 4230581 Massimo: 347 5561484, email: wishmaster@vivacity.it
homepage: http://wishmasters.altervista.org
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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