Copertina 6

Info

Demo
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:21 min.

Tracklist

  1. COME TO NOTHING
  2. SEASONS OF LONELINESS
  3. FUTURE IS TOMORROW
  4. WELCOME

Line up

  • Davide Fontanel: vocals
  • Paolo Furlanis: guitars
  • Michael Snidaro: guitars
  • Matteo Campo Dall'Orto: bass
  • Fabio Tomba: drums

Voto medio utenti

Heavy prog metal di stampo classico è quanto offrono in questo omonimo demo di 4 tracce i Future Is Tomorrow, giovanissima band veneta formatasi solo lo scorso anno, verso la fine del quale risale anche questa prima registrazione in studio. Davvero buona la parte multimediale di questo demo CD, ben fatta e ben realizzata, che di certo offre un interessante punto d’attenzione oltre a quello musicale. Venendo subito a questo, come accennato, la presente formazione si assesta su coordinate heavy prog, con una maggior propensione per le seconde, anche se spesso non mancano richiami all’heavy sontuoso e d’atmosfera di una band quale i Savatage. L’opener “Come To Nothing” parte abbastanza sostenuta, con un riff piuttosto accattivante e aggressivo cui si avvicenda una buona prestazione in fase solistica, mettendo subito in buona luce il lavoro delle chitarre. In ombra appare invece l’operato di Davide alla voce, la cui timbrica non riesce per la durata di tutto il demo a convincermi appieno, mostrando spunti interessanti ma generalmente ancorata a carenze espressive e anche tecnicho/interpretative. In particolare la successiva semi ballad ”Season Of Loneliness” viene penalizzata parecchio da un cantato poco efficace e non in grado di rendere appieno proprio nelle parti da protagonista. “Future Is Tomorrow” si lancia in qualche apertura più progressive, dalla classica (per non dire scontata) avanzata della sezione ritmica, fino ai vari cambi di tempo e virtuosismi vari (in buona luce qui anche il lavoro del basso), ma in generale il brano in sé non riesce a convincere, in particolare per la scarsa originalità e piglio di un ritornello quasi soporifero, anche qui poco brillantemente trascinato dal lavoro della voce. Un riff più hard rock ci introduce infine verso l’ultimo episodio di questo demo, “Welcome”, brano cadenzato che si mantiene grosso modo sulle coordinate de suoi predecessori confermando l’idea generale che ci si può fare ascoltando questa band.
Certo suonare prog non è la cosa più semplice e immediata di questa terra e, a mio avviso, per poter riuscire a interessare veramente l’ascoltatore sono necessarie sostanzialmente due cose: o una mostruosa dose di tecnica in grado di impressionare almeno sotto quell’aspetto chi si pone all’ascolto, oppure essere in grado (preferibile) di stupire senza troppi “effetti speciali” grazie ad una dose di creatività e personalità fuori dalla media delle formazioni che popolano questo settore.
Nel caso dei Future Is Tomorrow mancano entrambe queste caratteristiche, cosa di certo difficile da dimostrare alla prima registrazione, comunque di discreto livello, ma che a fatica potrà uscire dall’anonimato. Un consiglio è quello di abbandonare gli abusati standard del genere e ricercare una maggior personalità (o anche sperimentazione, perché no) che possa rendere riconoscibile il proprio operato.

Contatti: email: band@futureistomorrow.it - web: www.futureistomorrow.it
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

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