Copertina 6,5

Info

Demo
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2004
Durata:20 min.

Tracklist

  1. MARYLOUD'S PLANET
  2. IL TEMPO CHE VIENE DOPO
  3. SUBMERGED IN GLORY
  4. MAN OF MY AGE

Line up

  • Valentina: vocals
  • Andrea: guitars
  • Francesco: guitars
  • Marco: bass
  • Andrea: drums

Voto medio utenti

Formatasi appena 2 anni fa questa giovane formazione arriva alla prima fantomatica registrazione col presente omonimo demo CD di 4 tracce dalle diverse influenze e difficilmente etichettabili all'interno di un genere ben definito. Dopo un'introduzione strumentale di sola chitarra i Maryloud approdano alla prima vera canzone con "Il Tempo Che Viene Dopo", traccia interamente strumentale dalla quale è possibile farsi una prima impressione di questa formazione. I 5 minuti e passa di questa canzone spaziano da influenze di chiara matrice heavy con puntate sul prog o sul thrash, dove grande merito va al lavoro delle chitarre di Francesco e Andrea, in particolare nella fase ritmica, potente e sempre in movimento capace di guidare egregiamente le diverse atmosfere della song. Leggermente più calante invece il lavoro in fase solistica, più approssimativo e meno convincente, anche se in questo episodio emerge egregiamente il lavoro ritmico di tutta la band davvero lodevole.
A partire dalla successiva "Submerged In Glory" fa la sua comparsa anche il cantato dei Maryloud e non nascondo che questo aspetto mi abbia in un primo momento spiazzato; visti i precedenti degli altri brani non mi sarei aspettato innanzitutto un cantato growl/scream, sulla qualità del quale ho nutrito fin da subito qualche dubbio. Guardando poi la line up della band mi accorgo che alla voce troviamo Valentina e in un certo senso alcune perplessità mi si spiegano, data la naturale differenza tra un cantato di tal genere a seconda dei due sessi. Dopo questa constatazione anche la voce viene ad assumere un suo perché e ad aggiungere un tocco di personalità in più al suono dei Maryloud, per quanto non mi trovi pianamente convinto da tale scelta e dalle effettive potenzialità della singer in questione. La seconda metà del CD, quella cantata, dimostra comunque dei brani molto validi, più orecchiabili e immediati, spinti e aggressivi, in particolare la conclusiva "Man Of My Age", eccezion fatta per la parte centrale che dimostra qualche limite della band quando cerca di uscire un po' più dal seminato. In definitiva, da un lato questo CD mostra tante buone idee, fresche e nel loro piccolo originali, una buona capacità compositiva e tanta voglia di fare (e bene), d'altro lato emergono invece alcuni limiti compositivo/esecutivi che di certo potranno essere superati col passare del tempo e il maturare di maggior esperienza, partendo comunque da basi solide sulle quali costruire qualcosa di ancor più convincente.

Contatti: www.maryloud.com
Recensione a cura di Marco 'Mark' Negonda

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