Copertina 6,5

Info

Demo
Genere:Black Metal
Anno di uscita:2004
Durata:37 min.

Tracklist

  1. ENTRAPHTURED IN CHAOS
  2. SEVENTH BLACK KEYS
  3. HAUNTED MAN
  4. RED SAND
  5. NOTHING BLOOM
  6. ANCIENT LAKE
  7. YOUR DISTANCE
  8. UNLEASHED BY CHAOS
  9. A RAINBOW IN SYRINGE

Line up

  • Thodde: guitars, bass, drums
  • Black Ice: vocals

Voto medio utenti

Thodde è l'ennesima piacevole realtà scaturita dal panorama black metal della nostra penisola. Il duo in questione arriva dall'Umbria e inizialmente fa di tutto per convincerci del suo amore per la verdeggiante regione: passione che non è da mettere in dubbio nemmeno per un istante, ma che purtroppo poi nell'album è scarsamente avvertibile, perchè - nonostante il gruppo affermi il contrario - di folk in "Shine Black Hera" ce n'è veramente poco. Il vizio di considerare folkeggiante qualsiasi cosa esca leggermente dal seminato del black metal old style sta prendendo una brutta piega, e il rischio è quello di instillare nell'ascoltatore false aspettative che vengono regolarmente deluse durante l'ascolto. Fortunatamente Herr Thodde e Black Ice hanno altre frecce al loro arco, nella fattispecie una decisa ecletticità che galleggerà per tutto il disco tra la positività e la negatività. Da un lato è decisamente piacevole l'alternanza di black metal, industrial, ambient e anche qualche spruzzata di Oi!... ma dall'altro tutta questa eterogeneità non può fare altro che generare confusione e rendere vano ogni sforzo di conferire coesione all'album. I Thodde si muovono a loro agio tra intuizioni anche geniali, come il basso prepotente di "Haunted Man" accorpato ad una tastierina gelida ed irriverente, ma peccano nella cura di particolari che si rivelano tutt'altro che trascurabili. Ad esempio le partiture vocali; sia quelle in screaming (troppo sforzate) che quelle in falsetto sulle stile degli Emperor (trooooppo stonate!). In realtà questo effetto di stonatura, voluta o meno, aleggia su almeno due o tre pezzi di "Shine Black Hera", sfiorando in alcuni casi il fastidio. Pezzi inaspettati come le elettroniche "Red Sand" e "Your Distance" sono alquanto piacevoli da ascoltare, ma altrettanto vacui se inseriti in questo contesto, raggiungendo l'unico obiettivo di spezzare un filo logico di coerenza che a fatica si stava instaurando con l'ascoltatore. So che è difficile rinunciare a qualcosa, quando si è pieni di idee... ma senza una direzione ben precisa, e una maggiore cura di alcuni aspetti che finora avete lasciato in secondo piano, il progetto Thodde stenterà sempre a decollare.

Contatti: E-mail: herrthodde@yahoo.it - www.thodde.too.it
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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