Copertina 5,5

Info

Demo
Genere:Power Metal
Anno di uscita:2003
Durata:23 min.

Tracklist

  1. DRAGONSLAYERS
  2. LADYHAWKE
  3. LORD OF THE RINGS
  4. CRY OF A PRINCESS
  5. SOSARIA (BONUS TRACK)

Line up

  • Danilo Cagliari: all instruments, vocals
  • Livia Viganò: vocals

Voto medio utenti

Ritornano dopo alcuni anni di assenza i Black Swan, band ligure che formatisi nel 1996, si era poi presa un break, rimettendosi in carreggiata solo in tempi recenti. Il gruppo ora cade completamente sulle spalle di Danilo Cagliari, il quale si occupa di tutti gli strumenti e della voce maschile ed è accompagnato dalla sola cantante Livia Viganò. Il duo riprende dove il "discorso" si era interrotto e rispetto al passato il sound dei Black Swan rimane sempre orientato ad uno stile teutonico, con un immediato riscontro nei Blind Guardian, ma in questa occasione accentua l'aspetto sinfonico e gothicheggiante, richiamando allo stesso tempo i Rhapsody ed i Nightwish. Purtroppo una produzione tristemente piatta penalizza, e non poco, gli sforzi del duo, che a livello lirico si rifanno invece a quello che secondo me rimane uno dei Top per questo genere, la Fantasy. Dalla letteratura, passando dal "solito" Tolkien ("Lord of the Rings"), ai giochi di ruolo ("Sosaria"), sino al cinema, con "Ladyhawke" che si rifà allo splendido film interpretato da Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer. Questo pezzo è anche quello più riuscito del demo, per il dualismo vocale ed un buon lavoro alla chitarra. Purtroppo non tutte le canzoni sono così, qualcuna stenta e manca di personalità, di un tratto distintivo che catturi l'ascoltatore. Probabilmente il contributo di altri musicisti aiuterebbe i Black Swan a superare questo problema, grazie anche ad un diverso apporto compositivo ed esecutivo. Livia Viganò spesso manca poi di quell'autorevolezza (sopratutto da "Lord of the Rings" in avanti) necessaria per dare pathos e vigore ai pezzi, e lo stesso Danilo, talvolta alla ricerca di un approccio più aggressivo (evidente sull'opener "Dragonslayers" e su "Ladyhawke") non sembra ingranare completamente. Tutto sommato i "nuovi" Black Swan, nonostante le difficoltà riscontrate, mettono in mostra il potenziale per fare meglio nelle occasioni che seguiranno a questo "Back to Light".

Contatti: www.blackswan.it
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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