Prowlers, The - A Descent Into The Maelstrom

Copertina 7

Info

Demo
Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2003
Durata:23 min.

Tracklist

  1. INCUBUS
  2. ONCE AGAIN
  3. IT
  4. THE MAELSTROM

Line up

  • Fabio Minchillo: vocals, keyboards
  • Stefano D'Orazi: guitars
  • Fabio Schirato: guitars
  • Alessandro Vincis: bass
  • Claudio Cappabianca: drums

Voto medio utenti

Ok, come non pensare agli Iron Maiden alla vista del monicker adottato da questi cinque romani? Ed infatti, nei loro primi anni di vita i Prowlers si sono dati da fare come una Iron Maiden Tribute band. Un patrimonio genetico che il gruppo non ha poi abbandonato quando hanno deciso di dedicarsi ad un proprio repertorio. "A Descent into the Maelstrom" è in realtà un demo non proprio recente, discretamente registrato negli Outer Sound Studios di Roma sul finire del 2000, cui è seguito un secondo demo intitolato "Souls Thieves", riservato però alle sole case discografiche, e con successo dato che ha assicurato alla band un contratto discografico. I Prowlers hanno così rispolverato "A Descent into the Maelstrom" per richiamare un po' d'attenzione, in attesa dell'album di debutto che riprende il titolo del secondo demo e di cui è imminente l'uscita a cura della Steelborn Records. La mia attenzione i Prowlers l'attirano di sicuro: il primo ascolto lo passo a cercare dove sono rintanate le influenze maideniane, che non mancano, ma a dire il vero mai così invadenti come mi sarei aspettato. Qualche accenno, piccole cose: una linea vocale, un riff, qualche nota di basso... Il sound dei Prowlers spazia più che altro dalla N.W.O.B.H.M. al power metal europeo più o meno recente, sia quello di stampo teutonico sia quello più demodé, e ad esempio nelle parti corali di "It" trovo qualcosa degli Heavy Load. Sulla conclusiva "The Maelstrom" affiorano anche alcune soluzioni proprie del metal progressive. A dire il vero preferisco i Prowlers quando ragionano di meno e spingono di più, come avviene per "Incubus", anche perché sui passaggi più intricati gli scappa qualche ingenuità e finiscono con il perdersi un po'. Peccati veniali che, sono certo, il tempo e gli inevitabili miglioramenti realizzatisi negli ultimi due anni in casa Prowlers avranno già provveduto a limare. Ma con quali vesti li vedremo all'opera su "Souls Thieves"? Tocca aspettare, anche se non molto!

Contatti: prowlers@tin.it - www.theprowlers.com
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.