I Relaypse, quintetto milanese, propongono quattro brani di metal moderno orientato come al solito su coordinate Pantera, Korn, Deftones, ecc.
Visto che questo tipo di sound si sta inflazionando, và elogiato l'impegno del gruppo nel tentare di sfuggire alla monotonia con una discreta ricerca di caratterizzazione dei brani. Ad una costante di tempi cadenzati e massicciamente ossessivi fanno riscontro alcuni accorgimenti che servono perlomeno a distinguere i pezzi tra di loro. Molto bella la parte introduttiva di "Go away", un'oasi liquida e rilassata che prelude all'attacco thrasheggiante dove ad una ritmica violenta e poderosa fa da contraltare un assolo particolarmente melodico. Un gioco di contrasti che ritroviamo in tutte le canzoni, come le immancabili situazioni vocali agrodolci che puntano tutto sugli sbalzi tra le parti pulite e leggere e quelle urlate e belluine, ed in questo Cristiano Re si disimpegna ottimamente, ma anche validi inserimenti di fasi thrash che sollevano il ritmo e consentono di effettuare brevi spunti solistici. Piacevole anche l'effetto vocale di "Not king" che riecheggia alcuni passaggi dei System of a Down, in un contesto metal molto tagliente e sintetico. In generale mi sembra che i Relaypse offrano più varietà di altre formazioni dello stesso stampo e questo è senz'altro positivo. L'atmosfera di rabbia repressa che traspare dalle loro canzoni potrebbe sfociare in futuro anche in direzioni inaspettate come quella che porta allo sludge, visto che se ne intravede già ora una pallida ombra. Li seguiremo con attenzione.

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