Copertina 7,5

Info

Demo
Anno di uscita:2003
Durata:26 min.

Tracklist

  1. MISERERE MEI
  2. THE AWAKENING
  3. ANOTHER WORLD
  4. NIEGEV
  5. THE SECRET
  6. THE WAIT

Line up

  • Giovanni Trotta: vocals, drums
  • Giuseppe Bruno: lead guitar
  • Salvatore Cataldo: guitar
  • Angelo Cerquaglia: bass

Voto medio utenti

Problemi tecnici sono alla base del forte ritardo con il quale porto a termine la recensione di questo lavoro, cosa della quale mi scuso anche se indipendente dalla mia volontà. Detto questo, veniamo al presente "The wait", terzo demo della formazione Campana degli Aura. Musicisti esperti con parecchi anni di attività alle spalle, il quartetto è giunto al termine di un percorso di trasformazione che li ha visti evolversi dal thrash metal degli esordi ad uno stile prettamente melodico, un metal di classe dal taglio maturo e sofisticato, più votato alla ricerca di atmosfere raffinate che non all'esibizione di tecnicismi, pur se appare evidente che gli Aura sono dotati di ottima perizia strumentale. Il lavoro è strutturato in forma di concept, un uomo si risveglia da un lungo coma e và a ritroso nei propri ricordi alla ricerca di se stesso, quindi i brani sono collegati tra loro da alcune soluzioni inerenti l'idea di base, come il Miserere iniziale o lo stralcio di musica etnica ad introdurre "The secret", segno di cura per il progetto che gode anche di valida produzione. "The awakening" mette subito in mostra tutte le caratteristiche del gruppo, un sound di grande pulizia, sonorità limpide e delicate, aperture melodiche fini ed adulte che si giovano dell'ottima voce di Giovanni Trotta, uno dei rari batteristi/cantanti in circolazione. Ma vi sono anche grintose accellerazioni retaggio del passato thrash, che in particolare trovano spazio all'interno di "Another world", lungo brano vicino al prog-metal dall'andamento intricato dove c'è posto sia per momenti rilassanti che per nervose fasi strumentali. Episodio sin troppo mutevole ma efficace. Direi comunque che gli Aura ottengono il massimo risultato puntando con decisione sul lato romantico della loro musica, ed in questo senso risulta davvero stupenda "The secret", canzone dai tratti di cristallina bellezza acustico-melodica, con l'aggiunta di un nostalgico refrein ed un breve ma intenso inserto class metal che culmina con l'assolo di Bruno.
Brano notevole, come notevole è la conclusione totalmente acustica di "The wait", che vive del duetto vocale tra Trotta e l'ospite Elena De Miranda, che sfuma poi nel solismo della chitarra classica, per un effetto di piacevole liricità.
Un gruppo dallo stile misurato ed elegante, che non cade nel tranello dell'autocompiacimento, cosa rara e positiva di questi tempi. Un lavoro promettente e di sicuro interesse per chi vuole ascoltare del metal in antitesi al fracasso e alla volgarità.

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