Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2007
Durata:non disponibile
Etichetta:Nuclear Blast
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. RESURRECTION
  2. PLEASURE IN PAIN
  3. WORTHLESS
  4. SIX
  5. KILLING THE BEAST
  6. NO REASON TO LIVE
  7. THE FLAME
  8. END IT ALL
  9. BLACK HEART
  10. NEEDLE
  11. EMPIRE
  12. KINGDOM OF HEARTACHE
  13. PARALYZED

Line up

  • Mark Hunter: vocals
  • Jim LaMarca: bass
  • Matt DeVries: guitars
  • Rob Arnold: guitars
  • Chris Spicuzza: keyboards
  • Anolds Herrick: drums

Voto medio utenti

Scusate ma sento il dovere di iniziare questa recensione con un appunto di protesta, dico io, ma si può recensire un album contenente 11 canzoni divise in 99 tracce?
La prima cosa che penserete è: "beh, che problema c'è?"; Ve lo dico io qual'è il problema, è quello di non riuscire ad associare ad una canzone un titolo, noti un pezzo interessante, un riff deciso, pause noiose o quant'altro, vai a vedere il display del lettore e non capisci a che canzone devi associare il numero, un operazione noiosissima e inutile, quasi da far venire il mal di testa.

Passiamo al disco (ho i neuroni sconvolti n.d.a.), questo è il quarto full lenght in casa Chimaira che vede il ritorno dietro alle pelli del bravissimo Anolds Herrick, membro con cui la band ha registrato il primo EP ed i successivi 2 album, quelli che sinceramente dimostravano avere più carattere e più onestà compositiva e che hanno portato la band a supportare in tour grossi calibri come Machine Head, Fear Factory e Slipknot; Già l'ultimo album omonimo mi aveva lasciato un pò perplesso, questo "Resurrection" invece mi da l'impressione di non seguire una rotta ben precisa, ma di racchiudere in se un'idea compositiva che spazia largamente, quando bene quando male, in tutto il panorama metal; Fin qua niente di male, ma a volte i cambiamenti risultano essere frivoli e suonare un pò strani, quando dicono di fare techno thrash i Chimaira hanno tutte le carte in regola per risultare tra i migliori del genere, ma in pezzi inutili come "Killing the Beast" fanno veramente cadere le braccia, stessa cosa in coretti molto acerbi tirati fuori un pò dal nulla, la produzione è notevole a pari livello della cattiveria acustica che racchiude in se il disco, raggiungendo a volte sonorità devastanti, quasi death, largo spazio a tastiere ed a simpler che mai come in questo disco i Chimaira avevano avuto il coraggio di usare.
Consiglio a tutti coloro che abbiano deciso di avvicinarsi alla band di Cleveland di andarsi a cercare i vecchi titoli.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.