Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2006
Durata:43 min.
Etichetta:Candlelight
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. EARTH ERASURE
  2. POST-APOCALYPTE WASTELANDS
  3. INTERPOLER
  4. DESERT MESSIAH
  5. SOWERS OF DISCORD
  6. THE AXIOM DEPICTED

Line up

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Provengono dalla Norvegia questi debuttanti Ansur, e dalla Norvegia come è ovvio che sia ne traggono ispirazione a livello musicale, visto che la band prende spunto dei tipici retaggi Black Metal, per poi in sede finale stravolgerlo e portarlo alle sue estreme conseguenze. Gli Ansur in qualche modo possono essere tranquillamente inseriti in quel filone sperimentale e di avanguardia che sta ridando smalto alla scena estrema scandinava, uno stile molto particolare e ricercato, dove la componente primaria è senza dubbio l'originalità. Tutto questo e molto di più, come avrete intuito, lo potrete ritrovare in questo primo e più che buono Axiom, un concentrato di follia e schizofrenia, un album composto da svariate sfaccettature che riescono nell'intento di non apparire distaccate o poco amalgamate. Gli scenari di desolazione e di dolore, caratteristiche fra l'altro peculiari anche a livello di concept lirico, sono perfettamente supportate anche dal punto di vista musicale, grazie a canzoni come Interloper e Post-Apocalyptic Wastelands, e già i titoli dovrebbero dirla lunga. Accelerazioni improvvise, rallentamenti altrettanto fulminei, il tutto arrangiato tramite soluzioni molto particolari, dovute a schegge impazzite a base di Industrial, retaggi Folk acustici e chi più ne ha più ne metta. Può sembrare tutto molto caotico e dispersivo, ed è anche quello che ho pensato io appena letta la loro biografia in allegato al promo, ma mi sono sbagliato di grosso, visto che alla base di questo progetto è presente una grande coesione a livello stilistico, che trova nelle diversità il proprio asso nella manica. Ammetto che l'ascolto non è dei più facili, anche per la lunga durata delle canzoni, ma basta sapersi mettere nella condizione ideale, aprire la mente e far fluire tutto senza pregiudizi. Grande risalto va dato anche ad una produzione che sa farsi valere, ma in maniera particolare sa enfatizzare tutti gli strumenti presenti, andando a creare un particolare alone di misticismo oserei dire. Un viaggio molto lungo all'interno della musica estrema quindi, ma di quella più intelligente e creativa, caratterizzata da uno spiccato senso dell'improvvisazione e da una voglia di stupire che se ben canalizzata in un futuro prossimo farà senza dubbio arrivare gli Ansur ad un livello ben più alto, anche perchè le capacità e le basi per fare meglio, ci sono decisamente tutte.
Recensione a cura di Andrea 'BurdeN' Benedetti

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