"Rarezas" è una raccolta di rarità che segue a distanza piuttosto ravvicinata l'affine "Belfast" (2004), con la Locomotive Records che si è messa probabilmente a raschiare il fondo del barile ed allo stesso tempo ha finito con l'innescare una polemica con lo stesso gruppo, dato che sul loro sito ufficiale i Mago de Oz prendono nettamente le distanze da questo doppio album, definendolo una spregevole mossa commerciale.
E probabilmente sarà proprio così, ma "Rarezas" ci offre anche la possibilità di ascoltare canzoni altrimenti di difficile reperibilità, tratte dai tanti singoli e dischi tributo realizzati dal gruppo spagnolo, ma include anche diverse bonus tracks, inediti risalenti alle passate recording sessions e delle live versions, queste ultime non sempre della qualità audio adeguata, certo che quelle di "Finisterra" e "Pensando en Ti" (la loro rilettura di "Dust in the Wind" dei Kansas) lasciano il segno.
Il genere è sempre quello per il quale sono conosciuti i Mago de Oz, la loro è una visione personale di Folk, Heavy Metal ed Hard Rock anni '70, che qui assume toni ancora più spensierati e scherzosi ("Resacosix en Hispania" e "Quijote Y Sancho") del solito.
In tutto una ventina di brani, e tra le varie covers si fanno preferire quelle di "Man On the Silver Mountain" (che vede la partecipazione della bionda Doro Pesch), della già citata "Pensando en Ti" e di "Strange World" (in origine inclusa su un vecchio tribute album, sempre della Locomotive, "Transilvania 666" del 2000, poi ripresa su "A Tribute To The Beast Vol.2" uscito nel 2003, stavolta per la Nuclear Blast), con il pezzo dei Maiden quasi irriconoscibile in un arrangiamento personalissimo ed allo stesso tempo affascinante, sicuramente meglio riuscita della loro reinterpretazione della zeppeliniana "Whole Lotta Love".
Inutile dirlo... non è certo nulla d’imperdibile ed è ovviamente indirizzato ai fans, anzi ai "Cabrones", più appassionati di Txus e soci!