Copertina 6

Info

Genere:Power Metal
Anno di uscita:2006
Durata:56 min.
Etichetta:AFM
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ILLUSION OF LIFE
  2. THE ORB
  3. BLINDED
  4. THE WORLD
  5. SPIRIT
  6. QUEEN OF MADNESS
  7. THE GAME
  8. TRUE AT HEART
  9. TIDES WILL TURN
  10. DREAMCHASER
  11. THE END

Line up

  • Olaf Hayer: vocals
  • Johnny Öhlin: guitars
  • Nobby Noberg: bass
  • Ronny Milianowicz: drums
  • Kaspar Dahlqvist: keyboards

Voto medio utenti

Mi sono sempre aspettato molto dai Dionysus, tuttavia sia l'esordio "Sign Of Truth" sia il successivo "Anima Mundi" non si erano dimostrati al livello delle aspettative, Ed ora il miracolo non gli riesce nemmeno con il nuovo "Fairytales and Reality". La formazione è rimasta invariata e le punte di diamante restano sempre il talentuoso cantante Olaf Hayer, spesso al fianco del Luca Turilli solista, ed il batterista Ronny Milianowicz, a suo tempo nei Sinergy.
Si parte più che bene grazie ad una convincente ed accattivante "Illusion Of Life", a metà tra Helloween e gli Iron Maiden, con Hayer inizialmente a ricalcare le orme del miglior Dickinson e poi a livello di chorus optare per soluzioni maggiormente allineate con il Power Metal degli Helloween, Edguy o Freedom Call. Ed è proprio su questi binari che si snoda la successiva "The Orb", a dir il vero oltremodo derivativa. Da qui in avanti, purtroppo, ben poche sorprese, al massimo il tocco neoclassico (peccato però per un refrain sin troppo lezioso) che traspare da "Blinded" e da "The World", quest'ultima vivacizzata con delle accelerazioni che ricordano i pezzi più veloci degli Stratovarius o dei Sonata Arctica.
E la buona impressione iniziale continua a scemare anche nella seconda parte del cd, le banalità di "Spirit" (sembra risentirne pure il drumming di Milianowicz) vengono compensate in parte dall'energica "Queen of Madness" o dai riffs cattivi e dalla teatralità di "The Game", ma poi il resto dell'album scorre via senza colpo ferire, anzi le partiture neoclassiche di "Dreamchaser" e le forzature di una pretenziosa "The End" rendono davvero indigesto il finale di un disco tenuto a galla sopratutto dalla professionalità e dalla bravura dei musicisti coinvolti.
Ad ogni modo, al di là del valore di "Fairytales And Reality", ritengo sia da stigmatizzare la scelta della AFM di sfumare (e di un minuto abbondante!) ben 9 delle 11 canzoni incluse nel disco, un espediente che penalizza l'ascolto e quindi la recensione... anzi, mi adatto e la termino qui passando rapidamente ad altro!
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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