Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:39 min.
Etichetta:GET Hip

Tracklist

  1. ALL THE WAY
  2. GOODAMN FANTASTIC
  3. SEAL THE DEAL
  4. AIN'T A GOOD MAN
  5. BETTER OFF DEAD
  6. WE'LL DRINK THREE
  7. RAW DOG
  8. GRAVE SITUATION
  9. BREAKING AWAY
  10. KING THE RED LIGHT

Line up

  • Chad Cherry: vocals
  • John Wator: guitars
  • Adam Arling: guitars
  • P.W. Rubino: bass
  • Nate Arling: drums

Voto medio utenti

Da parecchio tempo i giornalisti rock statunitensi sono a caccia di sostituti dei vari Aerosmith, Guns'n'Roses, Motley Crue e compagnia, in sostanza delle superstars del nuovo millennio. Con tutto il rispetto per i grandi nomi che hanno segnato la storia, l'apparato musicale ha bisogno di giovani volti nuovi che possano svecchiare l'ambiente ed allo stesso tempo scalare le classifiche di vendita. Così attualmente negli States basta azzeccare una canzone per essere sbattuti sulle copertine dei magazines come fenomeni generazionali, salvo essere dimenticati il mese dopo quando arriva il turno di un altro esordiente da bruciare. Ciò che mi auguro è che i The Last Vegas non finiscano anche loro nel tritacarne mediatico, viste le voci che li indicano tra i favoriti a raccogliere una di quelle pesanti eredità. Lo dico perchè la band di Chicago mi piace, trasmette sensazioni ruspanti e genuine, maneggia il rock in modo grintoso e quasi punkeggiante ed il suo stile ruvido e potente si tiene lontano da quello edulcorato dei tanti arrivisti in circolazione. Però salire sulla vetta è un'altra cosa. Con la concorrenza di oggi non basta essere bravi, avere attitudine e scrivere belle canzoni, purtroppo sono necessari altri requisiti solo in parte legati al discorso musicale ed ignoro se i The Last Vegas ne siano in possesso. Comunque sia, il gruppo sta crescendo in fretta. Si è formato tre anni fa e questo è già il loro secondo full-lenght, il seguito dell'esordio "Lick'em and love'em" che ha ricevuto un sacco di commenti entusiastici. In più ha realizzato diversi lavori brevi, come quello che me li ha fatti conoscere: uno split sette pollici insieme agli emergenti Bible of the Devil pubblicato dalla nostra Scarey Records. Il loro sound è uno schietto hard rock stradaiolo, estremamente accattivante e straboccante di energia e fisicità, grezzo ed orecchiabile al tempo stesso. Musica in grado di soddisfare i rockers duri e puri, nonchè di attirare chi vuole del buon rock ruggente e scatenato ma facile da memorizzare. Ed è esattamente ciò che propongono i ragazzi dell'Illinois, ora con una marcia in più grazie al recente arrivo del cantante Chad Cherry, voce vissuta ma molto sensuale e carismatica, insieme al quale possono puntare verso traguardi più ambiziosi. Intanto questo "Seal the deal" è già uno di quei dischi che può mettere tutti d'accordo. Ci sono le party-songs trascinanti ed immediate, i riffs modello Ac/Dc e Kiss, le ritmiche sostenute, le melodie spolverate di glam ed i ritornelli-tormentone ("Goodamn fantastic, Ain't a good man, Better off dead, Grave situation, Breaking away"), una raffica di hard'n'roll da manuale adatti a palati di ogni tipo ed anche ai passaggi in radio, ma senza rinunciare al suono sporco ed aggressivo. Poi troviamo la parte dedicata ai veri intenditori dove il mordente è maggiormente heavy ed il ritmo cresce d'intensità. Ad esempio troviamo gli episodi di gusto seventies ("All the way, Seal the deal, Raw dog") dove emergono influenze di vecchio Detroit-sound che il gruppo sbandiera con orgoglio, poi una feroce botta Motorheadiana che puzza di alcool e benzina ("We'll drink three") e perfino un lungo e sinuoso trip con vena psichedelica alla Monster Magnet ("King the red light"). Cose del tutto normali per gente che dice di ispirarsi a Stooges, Kiss, Nugent, e di ascoltare regolarmente Fu Manchu, Nebula ed Orange Goblin. Altro motivo che mi rende difficile vederli come i Guns'n'Roses del futuro, troppa confidenza con le nicchie è vista male in certi ambienti discografici. Ma se i tempi non sono maturi per il grande successo dei The Last Vegas, noi intanto approfittiamo di un disco che sprigiona fiamme, vitalità e sudore, come ne capitano sempre più raramente.

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