Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2006
Durata:47 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. REQUIEM FOR A SOUL
  2. IN NOVEMBER DAYS
  3. PALACE OF SILENCE
  4. SHINING EVIL LIGHT
  5. DOMINUS SILENTII
  6. VIGILIA SECUNDA
  7. OBSCURE DIMENSION
  8. ENDTIME DIVINE
  9. AT THE HEART OF WINTER

Line up

  • Xes: vocals
  • Stygian: guitars, vocals
  • Deimos: drums, bass

Voto medio utenti

Avevo già avuto modo di sottolineare gli incredibili miglioramenti sostenuti dagli Infernal Angels, complice anche qualche cambio di line-up che aveva portato autentiche ventate di freschezza nella formazione. Ma allo stesso tempo, mancava ancora il vero salto di qualità... quello necessario per spingere il gruppo fuori dall'area underground e introdurlo tra i grandi nomi della scena italiana. "Shining Evil Light" ha proprio questo compito, grazie finalmente anche a una progettazione grafica di tutto rispetto a opera dell'emergente artista Morgue. Il risultato è centrato, anche se restano ampi margini di miglioramento soprattutto per quanto riguarda la personalità. Il loro black metal in stile svedese non è assolutamente derivativo, e anzi mette in mostra tutta una serie di soluzioni atte a rendere i brani più vari e dinamici. Ma ci sono comunque reminiscenze dei soliti nomi scandinavi sparse qua e là lungo tutto l'ascolto, non così evidenti da rendere il lavoro degli Infernal Angels un plagio, ma che di sicuro rappresentano un aspetto da migliorare. Molto interessante è la doppia struttura dei pezzi: furiose accelerazioni con taglienti riff di chitarra vengono alternate a tratti più melodici, dove la classe e l'affiatamento degli strumentisti ha spazio per uscire alla ribalta. Ottima la prova di tutti e tre i ragazzi, in particolare del batterista Deimos che avevo avuto già modo di definire un'autentica macchina da guerra! Molto bene anche le vocals in latino, forse è un pò ripetitivo lo screaming ma gli accostamenti di growling e le parti sussurrate aggiungono dinamismo alle composizioni. L'unica pecca è, come avevo già detto su "Dominus Silentii", la (poco riuscita) cover di "At The Heart Of The Winter" resa in maniera frettolosa e un pò superficiale. Ma è un peccato veniale, se si considerano gli sforzi fatti dalla band per arrivare fino a questo punto, e premiati anche da una produzione finalmente notevole. Ora la strada è tutta in discesa: la line-up è affiatata, il genere è ben consolidato, le intenzioni sembrano decise. Mi aspetto adesso il salto decisivo grazie a un buon contratto discografico!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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