Copertina 8

Info

Genere:Guitar Hero
Anno di uscita:2006
Durata:53 min.
Etichetta:Lion
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. RITES OF PASSAGE
  2. ROMANA LUCIA
  3. BAGDAD BOOGIE
  4. TRICKSTER
  5. DAILY DÉJÀ VU
  6. CONVERSATION WITH SANTIAGO
  7. BOHUMILS BOLERO

Line up

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Presente sul panorama musicale dal 1972 il polistrumentista Coste Apetrea, già conosciuto per le sue esperienze con la Jukka Tolonen Band e i Samla Mannas Manna, ci propone un album prog/fusion in cui vengono messe in risalto qualità tecnico/compositive di notevole spessore. L’intreccio tra fusion, influenze gitane e tribali unite a sonorità tipicamente rock rendono questo lavoro decisamente apprezzabile. Spaziando tra i molteplici stili Apetrea ci regala atmosfere suggestive ricche di sfumature che spiazzano per la loro particolarità anche il più attento degli ascoltatori. Un musicista sicuramente eccentrico dotato di una vena artistica vivace e talentuosa e che molto probabilmente realizza la sua opera più rock.
Il brano d’apertura "Rites of Passage" è di notevole impatto sonoro e la chitarra di Coste imperversa con particolare decisione, con "Romana Lucia" si percorrono suoni, influenze etniche e ritmi caraibici legati da una chitarra acustica in grado di coniugare fantasia e delicatezza. Una bella dose di Jazz e Funky la troviamo in "Bagdad Boogie" un bel brano articolato in due fasi in cui l’ecletticità del musicista emerge in tutta la sua grandezza. "Trickster", brano in parte cantato, incrocia le atmosfere tipiche di Satriani e quelle più ritmiche di Pat Metheny a differenza di "Daily Deja Vu" che ci offre una svariata cascata di stili e sfumature di gran classe, una vera delizia. "Conversation with Santiago" è geniale nella sua qualità di sintesi e grazie alla miscela dei molteplici strumenti che la compongono rendendo l’ascolto piacevolissimo e intimistico. Si ritorna alla fusion con il brano "Bohumils Bolero" eterogeneo nello sviluppo in cui il sax soprano di Anders Paullson la fà da padrone.
Un album decisamente originale, unica pecca un amalgama in alcuni momenti un po’ sfuggente, ma le contaminazioni musicali si susseguono con successo in particolar modo convincono maggiormente i momenti melodici che risaltano con naturalezza le qualità eccelse di Apetrea. Un album di gran classe!
Recensione a cura di Carmelo 'Lino’64' Nazzaro

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