Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:45 min.
Etichetta:Scarlet
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. RESURRECTION CODE
  2. MINDTRICKS
  3. CELESTIAL FURNACE
  4. NIHILISTIC OVERDRIVE
  5. PARTING WAYS
  6. VENOM LEECH AND THE HANDS OF RAIN
  7. LIQUID WINGS
  8. PROCESS OF ANNIHILATION
  9. LAST BREED
  10. A TASTE OF COLLAPSE
  11. MOUTH FOR WAR (PANTERA COVER)

Line up

  • Bjorne "Speed" Strid: vocals
  • Ettore Rigotti: guitars, bass, drums, keys, backing vocals
  • Claudio Ravinale: lyrics, backing vocals

Voto medio utenti

Il ritorno dei Disarmonia Mundi è una bella notizia, in molti aspettavano il successore di quella piccola perla chiamata “Fragments Of D-Generation”. Il nuovo “Mind Tricks” riprende grosso modo quelle coordinate, e forse è questo il suo difetto maggiore. Questo perché “Fragments…” riusciva a rielaborare in maniera alquanto personale le influenze dello swedish thrash/death in chiave melodica italiana (cosa che mi confermò lo stesso Ettore Rigotti in intervista). Oggi quei riferimenti sono spariti, le tastiere si sono alquante asciugate, lasciando scoperto il nocciolo duro della band, che è fatto della stessa sostanza di Soilwork, Darkane e influenze alla In Flames, non a caso, tanto a livello di vocals quanto a livello della melodia portante, “A Taste Of Collapse” ricorda molto “Only For The Weak”.
Una volta assodata quindi la semi-sterzata del sound della band, che per qualcuno potrebbe essere anche un’inversione ad U, ci si trova a chiedersi che senso ha un disco come “Mind Tricks”, che pur composto, suonato e prodotto bene, è una copia in carta-carbone dei gruppi succitati, mentre “Fragments…” al contrario aveva quella scintilla, anche compositiva, che lo rendeva personale. Poi a dirla tutta il disco precedente aveva canzoni da paura, cosa che qui non c’è, potendosi notare un appiattimento del livello generale delle canzoni.
Il tutto finisce per suonare artefatto, confezionato, un prodotto perfettino sotto l’aspetto visuale/materiale/sonoro, ma quasi privo d’anima. Certo, chi lo acquisterà, non potrà non lasciarsi travolgere dalla carica di pezzi come “Celestial Furnace” o “Process Of Annihilation”, perché comunque Ettore Rigotti è un signor compositore, ma per il resto è tutto già sentito e la voce di Bjorne Strid non fa altro che alimentare il senso di deja-vù.
Per fortuna che in chiusura arriva la cover dei Pantera “Mouth For War”, davvero ottima.
In definitiva un disco che tradisce le attese, e forse siamo eccessivamente rigidi nel giudicarlo, ma ciò deriva dal fatto che dopo un disco come “Fragments…” e da gente delle capacità dei Disarmonia Mundi, era lecito aspettarsi molto di più, e quello che avremmo incensato in altre bands qui dobbiamo censurarlo. E ce ne dispiace molto.
Recensione a cura di Luigi 'Gino' Schettino

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