Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:44 min.
Etichetta:Bad Reputation
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. ALWAYS FREE
  2. SWAN SONG
  3. HEAVEN'S HANGIN'
  4. RIGHT TIME
  5. SING ALONG
  6. WHOLE LOTTA EASY
  7. THE WELL
  8. LET'S STAY HOME
  9. BESTOWED
  10. LET IT OUT
  11. THE BONES
  12. ROCK & ROLL HIGH

Line up

  • Lance Bulen: vocals, guitar
  • Matt Bachman: guitar, vocals
  • Allan Hearn: bass
  • John Miailovich: keyboards
  • Alex Irwin: drums

Voto medio utenti

Il cantante e chitarrista Lance Bulen, fondatore e leader dei Kingbaby, non è uno sconosciuto nell'ambiente rock statunitense. Infatti ha dato il via alla sua carriera musicale appena ventenne, militando in diverse formazioni dell'area di Los Angeles dove si era trasferito dalla natìa New Orleans. Ma il periodo che lo ha portato alla ribalta è stato quello dei primi anni '90 quando ha fatto parte dei Baton Rouge, rock band di una certa notorietà negli States, con i quali ha realizzato un paio di albums. Adesso ritroviamo Bulen all'esordio con questo suo progetto personale chiamato Kingbaby. Uno stile hard rock/rockblues dal taglio melodico e raffinato, linee eleganti ed atmosfere che profumano di southern, impostato su toni morbidi e sonorità arrotondate anzichè sui ruvidi assalti chitarristici. Qualcosa a metà strada tra i Black Crowes ed i Southern Rock Allstars, tra Tom Petty ed i Widespread Panic, sicuramente un tipo di sound che può fare molta più presa sulla maturità di un pubblico adulto invece che sul nervosismo rabbioso delle ultime generazioni. I brani offrono una bella varietà di soluzioni, sviluppate ed eseguite con moderazione e buon gusto. Si passa dall'arioso rock-fm di "Swan song" all'arcaico swamp-blues acustico "The bones" che ci trasporta nella Louisiana dell'inizio del secolo scorso, dal boogie sudista "Always free" ai sottili richiami quasi Zeppeliniani della title-track, ed ancora alla poetica ballata country "The well" che omaggia splendidamente le radici rurali della musica statunitense. Poche battute a vuoto come la zuccherosa "Sing along" non influiscono più di tanto sulla generale impressione positiva. Anche se è bene ribadire che l'album sarebbe una delusione per chi cerca sensazioni forti, ed anche gli amanti del southern rock non si aspettino la ruvida potenza dei Lynyrd o gli infiniti voli jammistici dei fratelli Allman. Questo è un buon disco di classico rock americano onesto e tranquillo, da gustarsi in rilassatezza o utile compagno per un lungo viaggio in autostrada.

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.