Copertina 7

Info

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Anno di uscita:2002
Durata:33 min.
Etichetta:Relapse
Distribuzione:Self

Tracklist

  1. (INTRO) ENGINEERING A PILL FRENZY
  2. BITCH'S HANDBAG FULL OF MONEY
  3. UNWASHED COCK
  4. KILL THEME FOR AMERICAN APESHIT
  5. BUILT TO GRIND
  6. CRAP CANNON
  7. RAZOR BLADES UNDER THE DASHBOARD
  8. REPERCUSSIONS IN THE LIFE OF AN OPPORTUNISTIC, PSUEDO INTELLECTUAL JACKASS
  9. DOCTORED RESULTS
  10. CEREMONIAL GASMASK
  11. HANG THE POPE
  12. BOVINE CALIGULA
  13. MACHINE GUN
  14. PROTECTION FROM ENEMIES
  15. DEAD BATTERY
  16. MANUAL TRAUMA
  17. TIME VS. NECESSITY
  18. BLIND HATRED FINDS A TIT
  19. GRANDMOTHER WITH AIDS
  20. 5 BAND GENETIC EQUALIZER 2
  21. HUNGRY HOMELESS HANDJOB
  22. CHALKING THE TEMPORAL GOD MODULE
  23. NARCISSISTIC STIMULANT
  24. NORTH AMERICAN CORPSE DESECRATION
  25. CRYOGENIC HUSK
  26. SHIT SLIT
  27. SWORD SWALLOWER
  28. CERAMIC GOD PRODUCT
  29. AMBULANCE BURNING
  30. 5 BAND EQUALIZER
  31. DRINKING GAMES
  32. BULLSHIT GETS UP AND WALKS AROUND
  33. THE FATTER YOU FALL BEHIND 34.DOUBLE NEGATIVE

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Atroce, Grind, Oltranzista, Ruvido, Antimusicale, Paranoico, Horror, Oltremodo pesante, Bestiale, Ignorante (nel senso di grezzo), Chirurgico, Narcotico, Ostico, Sanguinario, Estremo, Bastardo, Lapidario, Esplicito, Enorme, Deflagrante. Ecco come si potrebbe definire questo ‘Frozen Corpse Stuffed With Dope’ dei grinder Agoraphobic Nosebleed…per capire la cattiveria e l’atteggiamento di base di questo combo, vi dico che nel platter sono presenti ben 38 (!) songs (tra cui la cover di ‘Hang The Pope’ dei seminali Nuclear Assault di Dan Linker & Co.) per una durata totale di poco più di 33 minuti. Cattiveria allo stato brado, malignità tinta rosso sangue, scenari apocalittici, fango e marciume ovunque, potenza controllata, lucido e criminale assalto frontale, “take no prisoner attitude” senza fronzoli e senza troppe menate di sorta: devastazione acida e scarnificante, punto e basta…poco importa se al posto di un batterista umano c’è una drum machine che spara mitragliate su mitragliate ad una velocità pazzesca o se la melodia è tutto fuorché presente. Meno male che esistono ancora bands del genere, capaci di spolverare ed innovare nel 2002 il Grind Core (ascoltate l’unico, ma pesantissimo episodio, della Techno Industrial abbestia ‘Hungry Homeless Handjob’, per comprendere che il Grind Core non è solo musica, ma più una concezione globale del concetto musicale), genere forse troppo lasciato nel dimenticatoio delle cose usate. Album agghiacciante, ai limiti della sopportazione umana (attenzione però, questa non è musica casuale!) e per questo consigliassimo a chiunque abbia voglia di farsi fondere i padiglioni auricolari mantenendo un sorriso blasfemo sul volto. Ah dimenticavo…la label? Relapse Records. Naturalmente.
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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