Copertina 7

Info

Anno di uscita:2006
Durata:44 min.
Etichetta:Autoprodotto

Tracklist

  1. LE FURIE
  2. INCUBI
  3. SPEED
  4. NOI X NOI
  5. C'È CHI...
  6. ANCORA QUI
  7. QUALCUNO VEDRÀ
  8. SOLO CON ME
  9. CONTRO DI NOI
  10. NON MI AVRAI MAI (HIDDEN TRACK)

Line up

  • "Benna" Benedetti Alessandro: vocals, guitars
  • "Bennon's" Benedetti Andrea: guitars
  • "Cecch" Barlera Christian: bass
  • "Morre" Vicini Moreno: drums

Voto medio utenti

Non nascondo che, una volta inserito il cd nel lettore, l'incipit di "Controkorrente", primo album autoprodotto presso il Sonora Studio di Medesano (Parma) nell'estate 2005 dai Crimes, la strumentale "Le Furie", mi ha fatto letteralmente sobbalzare dalla sedia: techno-thrash metal alla Megadeth vecchia maniera con un rifferama che richiama alla memoria i Dream Theater più duri dell'epoca "Awake". Un inizio col botto! Le ottime premesse dell'intro trovano conferma nel primo brano cantato (da rilevare il fatto che i testi dell'album in esame sono tutti in italiano) "Incubi": anche qui ci troviamo su territori speed-thrash, caratterizzati da riffs che ricordano un po' i Pantera, mentre sia le linee vocali del cantante (nonché chitarrista) Alessandro "Benna" Benedetti" che il guitar-work in sede solista di Andrea Benedetti e del fratello (?) Alessandro sono chiaramente ispirati ai Megadeth, che a questo punto sembrano essere la principale fonte di ispirazione di nostri. Dopo il brevissimo, quanto efficace, intermezzo strumentale di "Speed", l'atmosfera diventa per un attimo più rilassata grazie all'intro semi-acustica di "Noi x Noi", salvo poi ritornare incandescente e decisamente heavy nel prosieguo del brano, in pieno stile "Peace sells...,but whos buying". Peccato per la produzione, molto sporca e dai suoni a volte troppo impastati, e per le liriche forse troppo banali, perché le canzoni si susseguono in modo decisamente piacevole e coinvolgente, senza vere e proprie fasi di stanca, se si eccettua la troppo prolissa "C'è chi…". Da rimarcare anche il crescendo di "Solo con Me" che si caratterizza soprattutto per la lunga ed articolata fase centrale strumentale per poi "quietarsi" con una delicata outro acustica. A chiudere l'arrembante "Contro di noi", tipica thrash-song di ottantiana memoria, e la ghost-track, dall'intro quasi neoclassica, "Non mi avrai mai". Intendiamoci, siamo di fronte ad un lavoro derivativo e dal sound, per certi versi, un po' anacronistico, ma ciò non ne inficia il valore perché durante gli oltre quaranta minuti di durata ci si diverte, e non poco. Ed è quel che conta.
Recensione a cura di Michele 'Madball' Auriemma

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