Copertina 6

Info

Anno di uscita:2006
Durata:47 min.
Etichetta:AOR Heaven
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. NO ONE
  2. I GIVE YOU THE REST
  3. SAVE ME
  4. DID YOU EVER (TASTE THE PAIN)
  5. SAY, WHAT YOU HAVE TO SAY
  6. DON'T RUN AWAY
  7. HUNTER
  8. INTO DEEP
  9. IT IS YOU
  10. MY VISION

Line up

  • Stephan Kämmerer: vocals
  • Robby Bobel: guitars, keyboards
  • Rami Ali: drums
  • Thomas Bauer: bass

Voto medio utenti

Con “Circles” gli alemanni Frontline proseguono nel loro “nuovo” corso, avviato con il precedente “The seventh sign”. Come già avvenuto nel disco del 2004, anche in questo caso, infatti, il loro istintivo approccio melodico viene tonificato in modo piuttosto rilevante, riducendo l’orientamento puramente AOR a favore di un hard rock dalle basi ancora alquanto levigate, ciò nondimeno contrassegnato anche da importanti reminiscenze di stampo class metal.
L’albo in questione risulta avere, dunque, uno stile abbastanza simile (forse solo nel complesso lievemente più morbido, a voler ben analizzare), i medesimi meriti, ma pure un incremento nelle stesse incertezze del suo predecessore, esplicitate in un songwriting non sempre adeguatamente vario, vivace e, soprattutto, incisivo, che inibisce le possibilità reali di un’affermazione piena tra i molti sostenitori del genere, non manifestando per nulla quel salto di qualità che ci si sarebbe aspettati, forti di un episodio di “rodaggio” alle spalle, nell’ambito di questo specifico rinvigorito indirizzo stilistico.
Tra i fatti positivi bisogna sicuramente annoverare una registrazione cristallina e dinamica ed una preparazione tecnica davvero senza debolezze, con la chitarra di Robby Bobel a svettare per inventiva e fisicità sugli strumenti dei suoi pur altrettanto abili compagni di “prima linea”, ma la mancanza nel platter di canzoni veramente memorabili è un limite abbastanza evidente e non bastano “No one”, “Save me”, “Did you ever (taste the pain)” e “My vision”, quelle che in qualche modo si avvicinano maggiormente a tale qualifica, per fugare la sensazione di avere a che fare con una sorta di purtroppo nemmeno troppo inconsueto caso di “fugacità” musicale, capace di impressionare abbastanza favorevolmente l’ascoltatore (nella migliore delle ipotesi) solo durante la sua immediata esposizione, per poi sparire repentinamente dalla memoria non appena il brano termina il suo percorso.
“Circles” è, quindi, un classico esempio di dischetto da inserire nella “fascia medio-bassa” dei prodotti del settore e ciò dispiace molto se teniamo conto dei mezzi potenziali del combo teutonico, sicuramente così tanto cospicui da poter fare la differenza e consentirgli di aspirare ad un ruolo certamente più dominante. Maybe next time …
Recensione a cura di Marco Aimasso

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.