Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:43 min.
Etichetta:Napalm
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. HAPPY LITTLE BOOZER
  2. VAKARIAUTA
  3. MIDSUMMER NIGHT
  4. TULI KOKKO
  5. SPRING DANCE
  6. UNDER THE SUN
  7. KORPIKLAANI
  8. RISE
  9. KIRKI
  10. HIDE YOUR RICHESS

Line up

  • Jonne: vocals, guitars
  • Hittavainen: violin, flute
  • Matson: drums
  • Jarkko: bass
  • Juho: accordion
  • Cane: guitars

Voto medio utenti

Ci sono pochi album in grado di far muovere la testa e canticchiare i ritornelli fin dal primissimo distratto ascolto, in grado di rapire l'ascoltatore ed estraniarlo completamente dalla realtà per portarlo in un mondo dove realtà e fantasia sono talmente ben mescolate tra loro da non poter più essere separate. Fino a qualche tempo fa, chiunque vi avrebbe citato a proposito i Finntroll, padri fondatori di un genere dove la freschezza e l'allegria servono anche e soprattutto come velo per stemperare la stravaganza della proposta. Ma allo stato attuale nessun amante del genere folk metal può più permettersi di trascurare i Korpiklaani, già autori di due album di assoluto livello... anzi, tre! Si, perchè questo nuovo "Tales Along This Road" si presenta proprio come la sua bella copertina: un concentrato di storie dove bizzarri personaggi in bilico tra la storia e la leggenda si muovono in un ambiente magico dove il tempo sembra essersi da sempre fermato. In questo nuovo episodio la miscela tra folk e metal è perfettamente consolidata, e nessuna delle due componenti è in grado di prevalere in maniera netta all'interno delle singole canzoni, come succedeva invece nei precedenti lavori. Le aggressive chitarre e le sfuriate di batteria sono bilanciate dall'altro lato da violini, flauti e dall'ormai classica fisarmonica, che rendono l'insieme un sound veramente gonfio di suoni diversi, in cui volendo non ci sarebbe più spazio per aggiungere nient'altro. Nell'arco di tre album il gruppo finlandese ha cementato uno stile ormai difficile da non riconoscere... certo, a volte l'influenza dei Finntroll si fa sentire, ma autentici capolavori come "Under The Sun" sono squisitamente personali e per fortuna anche dannatamente coinvolgenti. Spesso il folk dei nostri finlandesi diventa una vera e propria infezione in grado di colpire chiunque si trovi ad ascoltarne la musica anche per pochi minuti: impossibile resistere alla travolgente carica di pezzi che hanno il divertimento e l'energia ben saldi all'interno del loro dna. Che la danza abbia inizio!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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