Copertina 5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2001
Durata:39 min.
Etichetta:Blackend
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. ANNO DRACULA
  2. LOVE NEVER DIES
  3. VAMPYRIA (THEME FOR VAMPYRIA)
  4. DANUS WITH SATANA (CUT THE THROAT VERSION)
  5. BLUTDIVINE
  6. THE BRITES OF DRACULA (LOVE NEVER DIES REPRISE)
  7. DRACOLE WAIDE

Line up

Non disponibile

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Lord Vampyr e la sua dannata setta hanno concesso a noi comuni mortali un altro lavoro. Dopo l’exploit iniziale però, sembra che adesso abbiano le idee un po’ confuse. Troppo impegnati a esaltare ed emulare il sound alla Cradle of Filth non hanno realizzato che, in questo caso, si è trattato di un lavoro di imitazione esagerata. L’intro, che musicalmente si distacca dal concetto portante dell’album, ad un primo impatto sembrava molto promettente ma quasi da subito si è dedotta una qualche similitudine con qualcosa di già sentito; non a caso è scattato subito il paragone con “Midian”, ultimo lavoro in casa Filth. Insomma, è vero che essere paragonati a Dani e compagni potrebbe essere un complimento (lo sarà sicuramente, vista l’odierna fama di questi ultimi), ma è preferibile auto incoraggiarsi all’innovazione, che fa bene in ogni caso e in casi estremi, permette di tracciare una nota distintiva (è proprio il caso di dirlo) in una scena ormai ‘monosfaccettata’. Per quanto riguarda la composizione, sembra che in questa numerosa confraternita ci siano dei bravi esecutori (non sappiamo se, durante le incisioni, il tecnico del suono si sia improvvisato mago), buone le idee in quanto a sezione ritmica, ma le strutture musicali, lineari e ordinate, a volte sono davvero scontate, e anche un orecchio poco viziato e inesperto riuscirebbe a prevedere come finirà la frase melodica. Tra l’altro, in “Love Never Dies“ l’assolo rock di chitarra pare che contrasti col genere che, fin dall’inizio, ha identificato i “Theatre des Vampires” come gruppo black molto vampiresco. Per lo meno, il chitarrista che ha sostato per breve tempo nella formazione ha lasciato il suo segno. In generale, molte idee potrebbero essere buone, ma perché sono state ripetute così a lungo? Se produrre musica è soprattutto un piacere, oltre che essere una professione, allora… che sia trattata come tale.
Recensione a cura di Ivana Calò

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