Dronte - Quelque part entre la guerre et la lâcheté

Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:46 min.
Etichetta:Apathia Records

Tracklist

  1. CHAMPION EN SéRIE
  2. THéâTRE DU VACARME
  3. SARCOPHAGE DU SUCCèS
  4. NOTRE GRANDE MACHINE
  5. UN ORAGE...
  6. SAGESSE GARDéE
  7. ESCALADE EN CHUTE LIBRE
  8. UN VIDE CONFORTABLE
  9. ...ET PUIS PLUS RIEN

Line up

  • Nicolas Aubert: guitars
  • Benoît Bedrossian: contrbass
  • Ève-Rosemarie Boulada: sax
  • Frédéric Braud: vocals
  • Lucas de Geyter: drums
  • Camille Segouin: percussions
  • Grégory Tranchant: guitars

Voto medio utenti

Tra le innumerevoli e mutevoli forme che l'heavy metal oggi sta prendendo, ce n'è una alquanto singolare, e a me sconosciuta: post metal acustico. Questa la definizione usata dai Dronte, una poliedrica band francese, per descrivere la loro proposta.
La musica dei Dronte, fatta di melodie sperimentali e destrutturate, fatta di follia, delicatezza e aggressività, è qualcosa che suona in un mondo in cui tutto è rovesciato, ma tutto funziona, purché non si vada a cercare la logica.
Quando si prende in mano un album della Apathia Records è noto che si va incontro a qualcosa di molto particolare, c'è da metterlo in conto preventivamente per questa casa discografica. In questo senso i Dronte non deludono certo le aspettative.
Un gruppo di 7 elementi, con chitarre acustiche, contrabbasso, sassofono, batteria e percussioni, e una voce alquanto versatile che passa dal cantato melodico all'urlato post core a lunghi passaggi recitati che, per quanto mi permetta di capire il mio francese, definirei testi piuttosto surreali e bislacchi.

Quella dei Dronte è una musica che si snoda in modo discontinuo, con melodie spezzate e smembrate. E se è vero che l'attitudine si potrebbe definire metal, perlomeno in certi passaggi, non ci sono certo chitarre e suoni distorti, no non troverete niente di tutto questo. Tutto è realizzato con strumenti acustici, che creano una base musicale atipica, sulla quale si innestano le parti più aggressive della voce.
Quelque part entre la guerre et la lâcheté, il debut dei Dronte, non è un album così godibile né fruibile. Però senz'altro questi ragazzi si sono messi insieme ed hanno creato qualcosa di molto particolare e ricercato, da ascoltare come viene, senza opporvisi, senza cercare di trovare la direzione o lo scopo. E, ne va dato atto, sembrano anche divertirsi molto.

Sulla pagina ufficiale della band c'è scritto "c'è un posto tra il post.rock e il death metal, e questo posto è il loro".
Tra post-rock e death metal c'è però uno spazio immenso, difficile anche tracciarne i confini. Così come è difficile tracciare i confini di questa band. Consigliata solo per chi desidera ascoltare cose parecchio fuori dall'ordinario.
Recensione a cura di Burned_byFrost

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