Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:non disponibile
Etichetta: Century Media Records

Tracklist

  1. VINTAGE MEDLEY
  2. A TALE THAT WASN'T RIGHT (HELLOWEEN COVER)
  3. ODE TO DESPAIR (ACOUSTIC)
  4. THE LONG WALK HOME (DECEMBER)
  5. I WON'T BACK DOWN (TOM PETTY COVER)
  6. VINTAGE (ALBUM VERSION)

Line up

  • Anthony Crawford: bass
  • Jake Dreyer: guitars
  • Joseph Michael: vocals, keyboards
  • Steve Bolognese: drums

Voto medio utenti

Ragione, io ti sacrifico alla brezza della sera.”
(Aimé Cesaire)

Credo di essere una delle persone più ferocemente razionali e compassate che possiate mai incontrare nel mezzo del cammin di vostra vita. Tutto quanto non sia spiegabile o dimostrabile per me non esiste, e nel mio mondo non v’è spazio alcuno per sdrucciolevoli suggestioni, inconsulte svenevolezze, sbalzi umorali e reazioni scomposte.

O quasi.
La lacrimuccia appena trattenuta al concerto dei miei Maiden o l’esultanza interiore all’insperata vittoria della squadra del cuore, ad esempio, costituiscono sporadiche incrinature alla corazza di misurato decoro costruito in anni e anni di duro lavoro.
Ebbene, quest’oggi aggiungo volentieri all’elenco delle lievi scalfitture il crepuscolare fascino esercitato dal nuovo EP (quasi interamente) acustico dei Witherfall, intitolato “Vintage”.

Sia chiaro: sono ben lieto di denunciare tale debolezza. D’altro canto, già la versione del brano presente sul full "A Prelude To Sorrow" è un piccolo grande capolavoro di rabbiosa mestizia, un saliscendi emotivo in cui sembra di udire Nevermore e Jag Panzer che uniscono le forze per rimaneggiare “One” dei Metallica.
In sostanza, parliamo di undici minuti tra i meglio investiti della mia carriera di ascoltatore.

Sulla base di tali premesse, costituiva impresa titanica inquadrare un pezzo così significativo sotto una nuova luce (si fa per dire), eppure la compagine californiana è riuscita nell’intento.
Costruendo un interessante medley suddiviso in tre parti, ed inserendo nel periodo intermedio "Nobody Sleeps Here..." (dal debut "Nocturnes And Requiems"), i Nostri hanno saputo dar vita (si fa sempre per dire) ad una rielaborazione densa, carica di pathos, eseguita ed arrangiata alla grande –si segnalano, sotto tale profilo, gli interventi del nuovo tastierista Alex Nasla e del percussionista session James "Timbali" Cornwell, già con gli Earth Wind & Fire-.
Ottimi anche i suoni ottenuti negli Harmony Recording Studios, in quel di Hollywood.

La nuova veste di “Ode to Despair”, dal canto suo, si giova di una tessitura strumentale squisita, degna degli Ark di “Heal the Waters” (a proposito di capolavori), mentre "The Long Walk Home (December)", pezzo sino ad oggi ad esclusivo appannaggio del mercato nipponico, mette in mostra un mood ipnotico, quasi onirico, che ha rievocato alle mie orecchie alcune atmosfere di “The Perfect Element I” dei Pain of Salvation (sempre a proposito di capolavori).

Anche la cover di “A Tale That Wasn't Right” -Helloween, che ve lo dico a fare?- può venir annoverata tra i punti di forza di “Vintage”: davvero drammatica ed intensa, con un Joseph Michael sugli scudi.
Meno succulenta, per quanto mi riguarda, “I Won’t Back Down” (Tom Petty), forse unico passaggio sorvolabile di un EP che, in ogni caso, si fa apprezzare sotto ogni altro profilo, incluso il goticissimo artwork di copertina dal sapore vintage -per l’appunto- dell’intramontabile Kristian Wåhlin.

Fate come me: sacrificate la ragione al fascino dei Witherfall.
Recensione a cura di Marco Cafo Caforio

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