Copertina 8

Info

Anno di uscita:2006
Durata:65 min.
Etichetta:Cruz del Sur
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. IN THE NAME OF FREEDOM
  2. CONDEMNED (IN THE PENAL COLONY)
  3. KIRILLOW’S BULLET (ALEKSJEJ NILYC: A RUSSIAN TRILOGY PT 1)
  4. D-GENERATION
  5. ICONS IN THE DUST
  6. UN PETALO DI PIETÀ
  7. GETSEMANI
  8. THE SOURCE BECOMES DESERT
  9. HOLY BLEEDS (RODIÒN ROMÀNYC: A RUSSIAN TRILOGY PT 2)
  10. PAIN, PRIDE & REGRET
  11. LEAVING NO TRACE BEHIND (IVAN KARAMAZOV: A RUSSIAN TRILOGY PT 3)
  12. IN THE NAME OF FREEDOM (REPRISE)

Line up

  • N-Ikonoclast: vocals
  • Xraphael: guitars
  • Kktz: bass
  • Next-X@anctum: keyboards
  • Xenos: drums

Voto medio utenti

Ricorderò questo Febbraio 2006 come un grande mese per il metallo italiano. Dopo aver esaltato l'ennesimo capolavoro degli Aborym, ecco arrivare un nuovo album che sono sicuro lascerà il segno: "Project X-Katon" è l'ultima fatica dei padovani Ensoph, già messisi in luce con l'ottimo "Opus Dementiae" uscito ormai un paio d'anni fa. Il tour come spalla dei Death SS si è ormai concluso, e ha lasciato in eredità alla band il forte interesse di Steve Sylvester che ha registrato addirittura due bonus con gli Ensoph per la versione digipack. Con queste premesse "Project X-Katon" non potrebbe passare inosservato, e infatti si profila come un punto chiave nella carriera del gruppo nostrano. Non si può certo dire che l'ascolto di questa musica elettronica e avanguardistica sia facile o tantomeno piacevole... numerosi ascolti sono richiesti per entrare nel mondo malato degli Ensoph, dove il metal goticheggiante si incontra con l'industrial per dare vita a una miscela che non ha neanche bisogno di essere rimestata più di tanto per rendere al massimo del suo potenziale. Grande merito va ovviamente alle soluzioni messe in atto dal quintetto (rimasto orfano della flautista Anna F., che però prima di andarsene ha lasciato il suo segno in un paio di interventi) che conferiscono sempre l'adeguata varietà alla musica: sia che si tratti di un ferale screaming, che di parti sussurrate, o addirittura di inserimenti di una soprano, l'impressione che si ricava è di una certa teatralità dietro alle canzoni, come se stessimo assistendo a uno spettacolo visionario dove le scene si susseguono senza soluzione di continuità e in modo repentino. "Project X-Katon" prima cattura, poi disorienta, e infine sconvolge... dopo aver dato in pasto all'ascoltatore le melodie più orecchiabili, la parte centrale si fa ostica anche in virtù di una canzone recitata in italiano ("Un Petalo Di Pietà"), in bilico tra il sacro e il blasfemo. Chiudono alcuni radio edit che non aggiungono nulla a quanto già sentito, per un lavoro che si prospetta come una delle migliori uscite dei primi mesi di quest'anno nuovo!
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.