Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2019
Durata:35 min.
Etichetta:Season of Mist Underground Activists

Tracklist

  1. I'M OLDNESS AND OBLIVION (INTRO)
  2. STARGAZER
  3. A GIFT TO FEEL NOSTALGIA
  4. DISGUSTING BREED OF HAGGLERS
  5. GUSTAV MEYRINK'S PRAGUE
  6. INSOMNIA OF THE OLD MEN
  7. TIMES OF NO DREAMERS & NO POETS
  8. BOOKWORM, LOSER, PAUPER

Line up

  • K.: bass
  • V.: drums
  • R.: guitars, vocals

Voto medio utenti

Windswept, come probabilmente i più attenti tra voi sapranno, è l’ennesimo project di Roman Sayenko, prolifico leader degli ucraini Drudkh, che invece di prendere in giro i propri fedeli fans, raccontando palle sull’ evoluzione e sul bisogno artistico di fare altro , quando crea qualcosa che non riflette in pieno lo spirito primordiale della sua main band, prende e riversa la sua vena artistica in un nuovo progetto … Ecco allora nascere Necrom, Precambian, Rattenfanger e appunto Windswept“The Onlooker” è il terzo lavoro della band in tre anni, se contiamo anche “Visionaire” l’ep dello scorso anno e in questo nuovo lavoro Roman ci propone un sound molto simile a quanto ascoltato nel debut “The Cold Great Steppe” con in più il tocco marcatamente “melodico” presente nell’ep, che a ben vedere si pone come vero punto d’unione dei due full lenght. “Disgusting Breed Of Hagglers” e “Insomnia Of The Old Men” sono quanto di meglio potrete ascoltare per quanto riguarda il "nuovo" corso, mentre per gli amanti delle prime sonorità, consiglio di dare un ascolto a “Stargazer” e “Times Of No Dreamers & No Poets” dove non potrete fare a meno di essere spazzati via dalla potenza del pezzo grazie ad un sound che mi ha ricordato qualcosa di Octinomos di “Welcome To My Planet”. Un interessante miglioramento si registra a livello vocale, infatti lo screaming è diventato più estremo e tagliente, lasciando un attimino da parte le tonalità più “grevi” del primo album . Se avete amato il debut album non potrete non amare questo seguito che, in definitiva, si segnala come un lavoro più maturo, completo e vario. Ho l’impressione che se Windswept, non fosse “solo” un side project verrebbe preso in maggiore considerazione all’ interno del panorama estremo sia da parte dei fans che dagli "addetti ai lavori" che tributerebbero il giusto riconoscimento che si merita un progetto del genere. Spesso mi è capitato di usare il termine “cold” o “freezing” per cercare di descrivere la musica di un gruppo, oggi più che mai non posso che consigliarvi quest’album come la perfetta colonna sonora per i nostri giorni più freddi dell’anno … soundtrack for the winterstorm !

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 18 feb 2019 alle 10:44

Gruppo che mi piace un casino!

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