Come si può rimediare ad un’ingiustizia “temporale” ? Come si può dare il giusto risalto ad un’opera d’arte che rischia di finire nel dimenticatoio soltanto perché venuta alla luce nel momento sbagliato ? Semplicemente rendendo omaggio ai suoi creatori, magari rammaricandosi per non poterne dare ancor più risalto … Perché questo “straziante” incipit ? Beh semplicemente perché uno dei tre migliori album (estremi e non) usciti nel 2018, è venuto alle nostre orecchie soltanto il 26 dicembre, giorno dedicato tradizionalmente al mangiare i “resti” dei giorni precedenti e non certo dedito all’ascolto e alla glorificazione di qualsivoglia estro artistico …
“Acathexis” è il debut omonimo di una “super band” estrema concepita, tra lo stupore generale, dal mastermind dei
Mare Cognitum Jacob Buczarski, da
Dany Tee (
Aether e soprattutto i grandiosi
Downfall Of Nur) e
Déhà mente superiore dei nerissimi
Merda Mundi (band da “scoprire” assolutamente) e
Imber Luminis (tra gli altri). Cosa ne è venuto fuori dalla fusione di queste tre anime ? Un capolavoro, un devastante capolavoro, un lavoro che traccia un solco tra se e tutti i lavori “simili” che in confronto diventeranno solo insipidi contorni … Scegliere tra i clamorosi quattro pezzi è impresa ardua e forse anche inutile, ma come rimanere indifferenti di fronte e
“Life Only Festers” ? Song “commovente” per quanto è bestiale e per come riesce a scaricarvi addosso una vera colata d’odio che vi travolgerà come l’onda generatrice del peggiore maremoto che possiate immaginare, pensare di uscirne indenni o anche solo abbozzare una nuotata sarà tanto inutile quanto stucchevole, la potenza delle chitarre, la furia bestiale della batteria e le vocals impregnate d’odio vi sommergeranno in men che non si dica e da bravi masochisti non potrete far altro che chiederne ancora, perché chi si nutre d’estremismo non potrà non voler salutare questo mondo infame che accompagnato da queste note … Quando pensavate che finalmente la madre di tutte le tempeste fosse passata, illusi da un inizio “morbido e rilassato” ,
“Veins Hollowed” vi ricorderà che una volta perso il controllo si può solo pregare che qualcuno vi salvi o che la fine sia la più rapida possibile … Né uno né l’altro, perché gli oltre dieci minuti del pezzo in questione, saranno i più allucinanti della vostra vita, dove una batteria impazzita servirà da tappeto a melodie “assolute” che vi porteranno nell’iperspazio … Il perfetto bilanciamento tra aggressione e melodia, un vortice di emozioni, dove la classe cristallina dei “tre tenori” coinvolti si sublima e si compatta per non lasciare spazio a nessun tipo di replica. Quando il metal si eleva in tal modo altro non può essere che arte pura !
“Acathexis” forse (o probabilmente) non avrà nessun seguito e forse sarà meglio così, perché oltre l’estinzione de genere umano e la definitiva scomparsa del peggiore dei suoi abitanti dalla faccia della terra, non si può andare … Armageddon cosmico !
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