Copertina 6,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:42 min.
Etichetta:Consouling Sounds

Tracklist

  1. TON RêVE
  2. AILES NOIRCIES
  3. GRAV I
  4. GRAV II
  5. GRAND
  6. NEVER LEAVE
  7. FIEND

Line up

  • Nathan Vander Vaet: vocals, guitars
  • Andy Beliën: guitars
  • Emanuel Morel: guitars
  • Gert Stals: drums
  • Joren De Roeck: bass

Voto medio utenti

Il 2 novembre, giorno dei morti, è una data suggestiva, per non dire ideale, per pubblicare un disco post-black carico di atmosfere cupe. Questo i Soul Grip lo sanno bene e hanno ben pensato di pubblicare il loro primo full-lenght proprio lo scorso 2 novembre, forse giocando proprio sull'aria tetra di quel particolare giorno.

I Soul Grip si collocano nella scena post-black di Bandcamp, ricchissima di gruppi di questo genere, dove per forza di cose per fare la differenza bisogna avere identità per evitare di finire dimenticati nel marasma di band emergenti.
E forse e proprio questo che manca ai belgi Soul Grip: identità e, in particolare, originalità.

Not Ever, pur essendo un disco suonato bene e presenti anche qualche assolo e riff interessante, come quello dell'opener "Ton Rêve", tra le migliori del lotto, risulta troppo tipico per il genere e un po' troppo uguale a sé stesso.
La band ha comunque sue particolarità e lo dimostra soprattutto negli stacchi tipici del genere dai riff monolitici, caratterizzati da melodie che arricchiscono molto l'atmosfera durante l'ascolto. Questi stacchi fanno scorrere meglio 42 minuti non sempre fluidi, nonostante sia una durata contenuta per il genere in questione.
Un'altra peculiarità del gruppo è una "grezzaggine" che rende le canzoni più marce e immediate, con riff veloci valorizzati da una produzione altrettanto grezza, ma che permette di distinguere bene i suoni.
Un esempio di quello che il gruppo può offrire, oltre a "Ton Rêve", è "Grand", traccia a metà dell'album che contiene sia l'anima melodica che quella grezza della band, una sintesi perfetta del disco.

Il problema dell'album, in genere, è questo: il fatto che ci siano sporadici momenti davvero notevoli, specialmente nelle tracce più brevi, sommersi però da altrettante tracce più lunghe che hanno ben poco da dire.

Personalmente, credo che i Soul Grip abbiano potenzialità e sono curioso di vedere in che direzione andranno e se saranno in grado di distinguersi dalla massa. L'album, in generale, funziona ed è stato un ascolto gradevole che vi consiglio, ma purtroppo non so quanto me ne ricorderò e se lo andrò a risentire.
Speriamo che il prossimo sia un po' più originale.
Recensione a cura di Andrea Insalaco

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