Viva - Dealers of the Night

Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2001
Durata:35 min.
Etichetta:Axe Killer
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. FALLING IN LOVE
  2. TEN YEARS LATER
  3. I DIDN'T SEE IT COMING
  4. DEALERS OF THE NIGHT
  5. SOME KIND OF WONDERFUL
  6. TAKE ME TO THE DOORS
  7. SPEND THE NIGHT
  8. LOOKING FOR AN ANSWER

Line up

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L'etichetta francese Axe Killer prosegue con le ristampe di molti album degli anni passati, un'opera di recupero che ha visto toccato tra gli altri i Blue Öyster Cult, gli XYZ, Gary Moore, Frank Marino, ma anche i Viva. Di questo gruppo tedesco, noto più che altro per la presenza in formazione di Barbara Schenker, sorella dei più famosi Michael (UFO, MSG e Scorpions) e Rudy (Scorpions), ha ristampato il secondo album "What The Hell Is Going On" ('81) ed il terzo "Dealers Of The Night" ('82). Tanto per la cronaca i Viva hanno realizzato altri due album: il debutto "Born To Rock" ed il quarto "Apocalypse", quest'ultimo però senza la Schenker, unitasi nel frattempo alle Rosy Vista. Delle due ristampe, ho a mia disposizione solo "Dealers Of The Night", forse leggermente inferiore al disco che lo precede, ma è sicuramente quello che ha dato maggior notorietà al gruppo. La musica proposta dalla band tedesca è legata ad una discreta combinazione di Hard Rock made in U.S.A. (ed infatti ci piazzano la cover di "Some Kind Of Wonderful" dei Grand Funk Railroad), e melodie accattivanti e ruffiane come quelle di "Falling in Love" (dove ho poi risentito il suo refrain?!) e della ultrasdolcinata ballad "Spend The Night". Non manca nemmeno un accenno agli AC/DC sull'Hard blueseggiante di "I Didn't See It Coming". Ad ogni modo brani dove la rudezza è data delle chitarre e della voce graffiante di Marc Paganini (che in seguito ha fondato una band solista sotto il monicker Paganini), bilanciate dalle aperture melodiche delle tastiere di Barbara. Peccato per qualche brano non del tutto riuscito riuscito, come la noiosa titletrack, mentre il crescendo di "Take Me to the Doors" e l'irruenza della conclusiva "Looking For An Answer" rappresentano i momenti migliori di un album che lungi dall'essere fondamentale, meritava questa "resurrezione".
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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