Copertina 7

Info

Genere:Avantgarde
Anno di uscita:2019
Durata:55 min.
Etichetta:Nordvis Produktion

Tracklist

  1. MINNESGÅVA
  2. ALLT
  3. DEN FÖLJSAMMA PLÅGAN
  4. MINNETS MELANKOLI
  5. LEENDET AV HANS VERK
  6. DEN DÖDES STIGAR
  7. TILL PRISET AV VÅRT LIV
  8. EFTERMÄLE

Line up

  • Pär Stille: vocals, guitars
  • Andreas Johansson: bass
  • J. Marklund: drums

Voto medio utenti

Ci sono voluti ben 10 anni per dare un successore a "Till makabert väsen", quello che, fino ad oggi, era stato l'ultimo album degli svedesi Bergraven.
Non che Pär Stille, padre padrone del progetto, nel frattempo sia stato con le mani in mano: i quattro album pubblicati con gli Stilla, del resto, sono li a testimoniarlo.
Evidentemente il musicista svedese ha sentito il bisogno di tornare al suo "primo" amore e, reclutati Andreas Johansson al basso e J. Marklund alla batteria, anche loro negli Stilla, pubblica per Nordvis il nuovissimo "Det framlidna minnet", un album che, guardando bene, riprende gli stilemi del suo predecessore.
I Bergraven, nella sostanza delle cose, sono una sorta di Shining (quelli di Kvarforth) con tendenze avanguardistiche nel momento in cui sanno mescolare, in maniera efficace, le visioni malate e depresse degli autori di capolavori come "Angst, självdestruktivitetens emissarie" o "The Eerie Cold", con un approccio jazz, quasi da improvvisazione, che giova al risultato finale aggiungendo un ulteriore tocco di follia ad un lavoro che già di base non viaggia su sentieri lineari.
I Bergraven risultano essere assolutamente neri e malati ma senza suonare il "classico" black metal poiché il ricorso ai pianoforti, al sax, a frequenti arpeggi, a soluzioni vocali molto varie, ad atmosfere di matrice folk (qui gli Stilla si fanno sentire tutti!) evidenziano un approccio tutt'altro che tradizionale e ci danno, al contempo, lo spaccato di un gruppo che certamente ha una sua identità ben precisa, sebbene i riferimenti ai già citati Shining siano piuttosto palesi.
"Det framlidna minnet" risulta essere un lavoro riuscito in grado, infatti, di sapere amalgamare le sue anime diverse in maniera efficace e non forzata ed in grado di saper dare vita ad atmosfere realmente angoscianti e deprimenti che esaltano quell'approccio oscuro che sta alla base di lavori come questi.
Sono certo che i più deviati tra di voi sapranno apprezzare i Bergraven e riconoscere il talento di musicisti che hanno molto da dire e da dare al mondo dell'estremo: per quanto mio riguarda do il mio bentornato al gruppo!
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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