Copertina 7,5

Info

Genere:Death Metal
Anno di uscita:2019
Durata:53 min.
Etichetta:Season of Mist

Tracklist

  1. THE LAST NIGHT OF THE EARTH
  2. EDIBLE EXCREMENT
  3. TONGUES FOR ROTTEN KISSES
  4. KILL YOUR TRUTH
  5. CONTROL NOT YOUR SOUL
  6. DREAMING FOR THE DEAD
  7. VOMITING PESTILENCE
  8. FLOWERS OF BONES
  9. FLOWERS OF STONE
  10. INTO THE VOID
  11. CONSTRUCTIVE DECOMPOSITION
  12. GRAVELOVE
  13. THE HUMAN RACE DISGRACE
  14. YOUR SALIVA MY VAGINA
  15. LET ME ENTERTAIN YOUR ENTRAILS
  16. LET ME ENTERTAIN YOUR ENTRAILS (REDUX)

Line up

  • Timo Kontio: Guitar
  • Teemu Saari: Guitar
  • Kena Strömsholm: Vocals
  • Antti Räisälä: Bass
  • Jani Kuoppamaa: Drums

Voto medio utenti

In chiusura delle recensione dell’EP “Cadaveric virginity” scrissi che non ci restava che attendere qualche mese per avere fra le mani il primo full-lenght dei finnici Festerday. Beh quel momento è arrivato proprio dei primissimi giorni di questo 2019!

Abbiamo atteso una trentina d’anni ma finalmente “iihtallan” ha visto la luce, e il suo ascolto equivale ad un balzo all’indietro nel tempo ai primi anni 90 del movimento death scandinavo più puro e sincero in cui si uniscono elementi a la Carcass del periodo “Necroticism” – “Heartwork”. D’altronde la band inglese è da sempre un “pallino” dei Festerday avendo preso il nome da una loro canzone contenuta in “Reek of putrefaction”.

Scoperchiare “iihtallan” è come riesumare un corpo sepolto nei primi anni 90, i suoi fetidi miasmi sonori avvolgono e stordiscono l’ascoltatore con chirurgiche chitarre a motosega, batteria rutilante e growl efferato.
L’ascolto è piuttosto lungo per un disco del genere – quasi cinquantatré minuti non proprio uno scherzo anche per chi è un habitué, che non se la sentissero di “scartare” qualche brano? – e inevitabilmente qualcosa si perde se non si presta da subito la giusta attenzione, ma la sensazione generale è che i Festerday riescano sempre a mantenere la giusta, mortifera, atmosfera senza paurosi cali di tensione.
In casi del genere, non è semplice individuare i momenti di punta di un disco; ma “Edible excrement”, “Control not your soul”, “Vomiting pestilence”, “Constructive decomposition”, “The human race disgrace”, “Your saliva my vagina” sono le tracce che più mi hanno colpito in “iihtallan” e nelle quali spicca l’amore/venerazione per la storica band inglese.

Nota finale per “Let me entertain your entrails” – proposta anche in versione demo - che si discosta parecchio dalle coordinate del materiale proposto in precedenza in quanto sono preponderanti gli elementi black metal, dalle ritmiche al tremolo picking. Anche qui anni 90 come se piovessero.

Se il 2019 inizia, così ci attende un altro grande anno di grande musica.

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