Copertina 6,5

Info

Anno di uscita:2019
Durata:41 min.
Etichetta:Pure Steel Records

Tracklist

  1. DESCENDING DAWN
  2. MINDBLENDER
  3. THRASHLETICS (OUT OF HELL)
  4. SOCIETY OF BLUNTED STATE
  5. DYSPHORIA
  6. SLAUGHTER OF INNOCENTS
  7. PIT STOP … DON’T STOP IN THE PIT!
  8. KILL FOR NOTHING
  9. DEAD FUTURE

Line up

  • Phillip Herbst: vocals
  • Maarcel Lehr: guitar
  • Dario Rosenberg: guitar
  • Justus Mahker: bass
  • Andrè Sawade: drums

Voto medio utenti

Quando una band scrive un brano dal titolo " Pit Stop Don't Stop In The Pit", cos'altro si può dire se non "brillante!"
I giovani thrashers tedeschi Ravager ( da non confondersi con gli omonimi deathsters messicani ), tornano all'appuntamento col full length dopo due anni dalla pubblicazione di "Eradicate... Annihilate... Exterminate." e ci sparano addosso 9 proiettili di Thrash metal un pò old school e un pò moderno.
Sicuramente a voler trovare una band di riferimento vengono in mente gli Exodus, anche se l'iniziale "Descending Dawn" col suo arpeggio farebbe venire in mente i Metallica. ma già dalla seconda traccia "Mindblender" i Nostri assestano il loro sound su coordinate saldamente ancorate al Thrash classico che vede in bands quali, appunto, Exodus i principali ispiratori
I riff si sussegguono veloci, il suono è compatto e la sezione ritmica tiene bene passando disinvoltamente dalle parti più sostenute a quelle più lente, spesso ci sono break acustici e/o rallentamenti anche se le ritmiche rimangono sempre molto sostenute, nonostante solos abbastanza semplici e scolastici.
Le chitarre danno quindi il meglio nelle parti ritmiche che in quelle soliste e l'unico punto debole lo possiamo trovare nelle vocals a mio modo di vedere non particolarmente incisive sebbene rabbiose.
Ci sono quà e la dei riff slayeriani ( "Society Of Blunted State"), con ritmiche arrembanti ( "Dysphoria") o più cadenzate come nella potente "Kill For Nothing" che diventa subito veloce come un proiettile, e veniamo poi alla canzone cui accennavo all'inizio il vero punto di forza del disco quella " Pit Stop Don't Stop In The Pit" che è una bomba con la sua velocità e il suo groove tipicamente thrashy
Un prodotto onesto, ben confezionato che nulla aggiunge e nulla toglie al mondo del Thrash, ma che fa passare una quarantina di minuti abbondanti di sano headbanging

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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