Copertina 7

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:52 min.
Etichetta:Terratur Possessions
Distribuzione:Ván Records

Tracklist

  1. SUMMONING THE RAVENS
  2. VERDI OEYDEST
  3. WHERE THE SHADOWS DWELL
  4. HYLLEST
  5. CROWN OF DECEIT
  6. NEW HATE DAWNS
  7. CEREMONIAL INCANTATION

Line up

  • V. Einride: all instruments
  • K.R: vocals

Voto medio utenti

Non fatevi ingannare dalla copertina: il nuovo album dei norvegesi Whoredom Rife non ha nulla a che fare con il Viking ma, come per i lavori che lo hanno preceduto, rientra a pieno titolo nel "classico" Black Metal della terra dei fiordi sebbene, intelligentemente, il gruppo di Trondheim abbia aggiornato la sua proposta rendendola idonea, passatemi il termine, ai tempi attuali.
"Nid - Hymner av hat" è un album crudo e sinistro che tuttavia non rinuncia ad una buona dose di melodia che viene diluita all'interno di strutture sulfuree, gelide e sottilmente epiche come da tradizione.
La qualità migliore del duo, come già accennato, è quella di rifarsi ai maestri del genere senza far finta che i tempi non siano cambiati e che il genere stesso non si sia evoluto: questo vuol dire che i Nostri adoperano tutte le moderne tecniche per rendere i loro pezzi taglienti e privi di compromessi raggiungendo l'obiettivo di scrivere un buon disco di Black Metal senza essere pacchiani o fuori tempo massimo.
E' chiaro che "Nid - Hymner av hat" non inventa niente, ma è pur vero che le sue atmosfere sono molto riuscite, i suoi blast beats distruttivi al punto giusto, il suo riffing gelido e nevoso come deve esserlo un qualunque riffing di vero Black Metal ed i suoi vocalizzi agghiaccianti al punto giusto e devoti alla nera fiamma, le quali cose, messe tutte insieme, contribuiscono alla riuscita di un album, tra le altre cose, prodotto in modo eccellente e mai tedioso, come a vota capita con prodotti di questo tipo.
Vi consiglio, dunque, di ascoltare con attenzione gli Whoredom Rife e di rendervi conto che in Norvegia qualcosa, sotto le ceneri, sembra essere tornata a muoversi.

Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 30 nov 2018 alle 21:30

Per me sono tra le migliori nuove band con reminiscenze old style … Un lavoro in linea con il debut full lenght e che quindi sosterrà per molto nel mio lettore ...

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