Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2006
Durata:44 min.
Etichetta:Gothic Slam
Distribuzione:Masterpiece

Tracklist

  1. BURIAL IN AUTUMN
  2. MY NUPTIAL SEPULCHRE
  3. IN THE SHADOW OF DEATH IN THE SHADOW OF LOVE
  4. LAST PRAYER
  5. CELESTIAL CRIME
  6. LOVE ME TO DEATH
  7. ENDLESS RIVER OF CRY
  8. CURSED
  9. DEATH IS WAITING FOR YOUR HEART
  10. INFERNAL FOREST

Line up

  • Leonard: vocals
  • J. Adrian Dusk: guitars, keyboards
  • Hicks: bass, keyboards
  • Lord Of Illusion: drums

Voto medio utenti

Non nasce negli ultimi giorni la diatriba riguardo allo stile musicale inventato dagli HIM, di cui gli Svenia sono attualmente i migliori interpreti. Musica per ragazzine attratte fisicamente dall'aspetto ribelle e sensuale dei musicisti oppure ottima rivisitazione del gothic metal in senso più accessibile e romantico? Anche il gruppo nostrano non si sottrae alle critiche, complice una presentazione estetica molto curata ma allo stesso tempo estremamente discutibile. Abiti darkeggianti, petti nudi con pelo in vista, trucco, pose languide non possono certamente cambiare il mio parere, ma di sicuro faranno piacere a chi vive con quest'attitudine un pò stravagante. Andando dritti al punto di vista musicale, gli Svenia confermano tutto quello che di buono avevo detto in occasione della recensione del demo. Nonostante la perdita del tastierista Simon il gruppo non ha spostato di un millimetro la propria proposta musicale, basata su quegli elementi che hanno decretato il successo degli HIM in ogni parte del mondo. Melodie malinconiche si susseguono l'una dietro l'altra, mentre Leonard declama con buone qualità storie di morte e di amore che faranno felici gli appassionati del genere. Grande importanza la riveste ovviamente la tastiera, impegnata a delineare i motivi portanti di ogni pezzo, mentre la chitarra si limita a seguire e a dare corpo ai pezzi. Proprio l'estrema leggerezza è il principale difetto di "Black Heart" a mio avviso... una maggiore corposità e complessità dei riff avrebbe giovato a composizioni che di per sé sono piuttosto semplici e facilmente assimilabili. Questo grazie a strofe incalzanti e sostenute, alternate a ritornelli studiati appositamente per stamparsi nella testa dell'ascoltatore a partire dal primo ascolto. Non c'è neanche una canzone che non meriti una nota per l'applicazione riuscita di questa formula, che non avrà niente di personale ma che pare funzionare grazie alle ottime qualità dei quattro musicisti, che dimostrano di non essere solo un baraccone da merchandising.
Recensione a cura di Alessandro 'Ripe' Riperi

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