Copertina 7

Info

Anno di uscita:2018
Durata:50 min.
Etichetta:Nuclear Blast Records

Tracklist

  1. WHILE LOVE DIED
  2. GET WHAT YOU GIVE
  3. STORM IN A GLASS
  4. DRIFTING ISLANDS
  5. PARAGON
  6. LET ME OUT
  7. BIG BOY
  8. TIMEBOMB
  9. BRIDLE PASSION
  10. I NEED
  11. NORTHWARD

Line up

  • Floor Jansen: vocals
  • Jorn Viggo Lofstad: guitar
  • Morty Black: bass
  • Django Nilsen: drums
  • Stian Kristoffersen: drums
  • Irene Jansen: vocals on "Drifting Islands"
  • Ronny Tegner: piano

Voto medio utenti

Non sono un particolare estimatore né dei Nightwish né dei Pagan's Mind e sinceramente non saprei dire se questo può essere in qualche modo un aspetto utile a valutare i Northward, il progetto hard-rock / alternative di Floor Jansen (voce dei primi) e Jorn Viggo Lofstad (chitarrista dei secondi).
Diciamo, però, che in tali circostanze l’approccio a “Northward” è se non altro privo di “preconcetti”, scoprendo fin dal primo contatto quanto siano appropriate la bella voce di Floor e le grintose chitarre di Jorn Viggo ad un sound che si prefigge di conquistare l’attenzione dei sostenitori di Skunk Anansie, Alter Bridge e Halestorm.
Il disco appare assai godibile, pieno di belle canzoni, adatte alla programmazione radiofonica contemporanea e dominate dall’ugola prorompente della Jansen, capace di una versatilità, almeno per quanto mi riguarda, parecchio sorprendente.
Una resa sonora piena e potente (mixaggio curato da Jacob Hansen, noto soprattutto per la collaborazione con i Volbeat) contribuisce all’efficacia di un programma in pratica privo di veri momenti interlocutori e che ha in “While love died” e nella title-track (qualificati “guanti di sfida” a Skin & C.), nella pulsante “Get what you give”, nella sbarazzina ”Storm in a glass” (con un pizzico di reminiscenze Heart-iane nell’impasto sonico) e poi ancora nella vibrante malinconia di "Paragon” e nella scalciante intensità di “Big boy”, le sue punte di diamante.
Da segnalare, infine, il grazioso intermezzo acustico “Bridle passion”, e "Drifting islands”, caratterizzata da un apprezzabile duetto vocale tra Floor e sua sorella Irene.
Difficile prevedere la reazione dei fans più intransigenti dei gruppi “madre”, ma se cercate un lavoro cantato e suonato alla grande e molto piacevole nella sua fresca, accattivante ed energica natura artistica, non badate alle precarie classificazioni di genere o a futili questioni di “appartenenza” e gustatevi tranquillamente “Northward” dall’inizio alla fine.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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