Sky of Avalon - Prologue To The Symphonic Legends

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2005
Durata:31 min.
Etichetta:SPV
Distribuzione:Audioglobe

Tracklist

  1. BRIDGE TO HEAVEN
  2. THUNDER BAY
  3. PEGASUS
  4. STARSHIPS OF DAWN
  5. WINDS OF WAR
  6. SKY VALLEY
  7. THE WINGS OF AVALON
  8. UNTIL THE END OF TIME
  9. TOD UND ZERSTÖRUNG
  10. E LUCEVAN LE STELLE
  11. STARLIGHT
  12. CRY OF THE NIGHT (VIDEO BONUS TRACK)

Line up

  • Uli Jon Roth: guitars, keyboards, bass
  • Tommy Heart: vocals (1, 5 e 8)
  • Michael Flexig: vocals (4, 9 e 11)
  • Leonora Gold: vocals (2)

Voto medio utenti

Con gli Sky of Avalon, Uli Jon Roth aveva realizzato nel 1996 questo "Prologue To The Symphonic Legend", un progetto dove il chitarrista tedesco già univa la passione per la musica classica, le orchestrazioni e la propria chitarra elettrica, inclusa la sua ammirazione per Jimi Hendrix. Ora, nove anni dopo la sua uscita, questo lavoro viene rimasterizzato e ristampato dalla Steamhammer Records, con l'aggiunta del video di "Cry Of The Night", brano che era incluso sulla sua più recente realizzazione, "Metamorphosis Of Vivaldi's Four Seasons". E se su questo album la fonte d'ispirazione, come riporta lo stesso titolo, sono "Le Quattro Stagioni" di Antonio Vivaldi, con "Prologue To The Symphonic Legends" l'omaggio era andato ad un altro compositore italiano, Puccini, con il rifacimento di "E Lucevan Le Stelle" e di "Nessun Dorma". Ed è proprio questa composizione, sotto il titolo di "Bridge To Heaven", ad aprire il disco, interpretata alla grande dal bravissimo Tommy Heart (ex-Fair Warning ed ora in gran spolvero con i Soul Doctor) ed impreziosita dai ceselli di Uli Jon Roth. Nella seguente ed operistica "Thunder Bay" troviamo alla voce il soprano Leonora Gold, ed infine, dopo lo strumentale "Pegasus", ecco l'altro cantante Michael Flexig (Zeno), che si occupa delle lead vocals di "Starships Of Dawn", sicuramente bravo ma meno passionale di Heart, ed, infatti, la sua prova su "Tod Und Zerstörung" (anche se cantare in tedesco non lo aiuta) non vale quella di Heart alle prese con l'incalzante "Winds Of War". Ad ogni modo si tratta sempre di ottimi interpreti, sorretti magnificamente dai musicisti della Sky Orchestra, diretta dallo stesso Roth, il quale, scevro da manie da prima donna, riesce ad amalgamarla con la propria chitarra. Una prova ben lontana da quella del suo periodo nelle file degli Scorpions (dove era entrato in sostituzione di un altro gran chitarrista, qual è Michael Schenker), una fase iniziata con l'album "Fly to the Rainbow" (1974) e terminata con uno dei più classici live album della scena Hard & Metal: "Tokyo Tapes" (1978). Tornando a "Prologue To The Symphonic Legends", lo si può tranquillamente indicare come un album al di fuori dalle logiche commerciali e da ogni trend, ma semplicemente l'espressione artistica e la visione musicale di un musicista dalla grande personalità.
Recensione a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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