Suicidal Tendencies - Still Cyco Punk After All These Years

Copertina 4,5

Info

Anno di uscita:2018
Durata:42 min.
Etichetta:Suicidal Records

Tracklist

  1. I LOVE DESTRUCTION
  2. F.U.B.A.R.
  3. ALL KINDA CRAZY
  4. SIPPIN' FROM THE INSANITEA
  5. IT'S ALWAYS SOMETHING
  6. LOST MY BRAIN… ONCE AGAIN
  7. NOTHIN' TO LOSE
  8. GONNA BE ALRIGHT
  9. AIN'T GONNA GET ME
  10. ALL I EVER GET
  11. SAVE A PEACE FOR ME

Line up

  • Mike Muir: vocals
  • Dean Pleasants: guitars
  • Ra Díaz: bass
  • Dave Lombardo: drums

Voto medio utenti

Mah, che dire dei ST targati 2018?

Il loro nuovo “Still Cyco Punk After All These Years” ( titolo peraltro mutuato dal loro sesto album “Still Cyco After All These Years” uscito nel lontano 1994 ), mi ha lasciato l’amaro in bocca
I ST sono indubbiamente delle istituzioni non solo in ambito strettamente HC ma nel panorama metal mondiale e verso di loro c’è grande rispetto ma, ciò premesso, non può non passare inosservato come il trascorrere del tempo li abbia “spompati”
La loro forza è sempre stata la carica, la rabbia, la violenza musicale attraverso slogan urlati, l’atteggiamento oltranzista e uno spirito “ di strada” mai sopito … ora, sentire brani quali “It’s Always Something” col suo chorus da asilo nido, “Slippin’ From The Insanitea” o “All Kinda Crazy” dal piglio hard rock e con refrain così poco incisivi lascia molto perplessi, o il brano di apertura dal titolo esplosivo di "I Love Destruction" ma innocuo come la puntura di una farfalla, con un solos che anche mio figlio di 11 anni potrebbe suonare!
Manca il tiro, la rabbia e anche quando la velocità aumenta le melodie girano a vuoto purtroppo
Ora, passi per la voce di Muir che ovviamente non può essere quella di 20 anni fa, ma sono i riff a deludere, semplici, ripetitiivi, scolastici!
Ma non c'è proprio nulla da salvare allora?
Poco, poco, i brani che si muovono su buone linee melodiche si contano sulle dita di una mano, "Save A Peace For Me", le veloci "Nothin To Lose", "Gonna Be Allright" e "Lost My Brain Once Again" dove si sente finalmente qualche sprazzo dei vecchi ST.
Ma non bastano questi pezzi per sollevare le sorti di un disco moscio, non aiutato da una produzione davvero minimale ( come sono lontani i mixaggi potenti e cristallini di "The Art Of Rebellion" o "Light, Camera, Revolution")
Se volete urlare la vostra rabbia hardcore, ascoltate l'ultimo dei Madball o dei Body Count ...

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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