Copertina 7,5

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2018
Durata:34 min.
Etichetta:Pulverised records

Tracklist

  1. INFERNAL EXECRATOR (TRUE BLASPHEMOUS CONQUEROR)
  2. INCINERATE HALAKHAH THEOREM
  3. SCIONS OF IRREVERENT BLOODSHED
  4. NORTHERN SUPERIORITY
  5. QUINTESSENCE OF TIMELESS VOID
  6. SUPREME BARBAROUS ORDO
  7. OBSOLETE ORDINANCE
  8. ABSOLUTE CELESTIAL CONDEMNATION

Line up

  • Halphas D. Nihilist: guitars
  • Christslaughter: drums
  • Lord Ashir: vocals, guitars
  • Kommando Antichristo: bass

Voto medio utenti

Sebbene il globo terraqueo sia ormai afflitto dal male della globalizzazione, leggere di un gruppo Black Metal proveniente da Singapore riesce ancora ad infondermi curiosità e, in qualche modo, a stupirmi.
Forse, anzi certamente, è perché sono vecchio.
Al di là di queste considerazioni poco importanti all'interno dell'economia di una recensione, ma utili a rompere il ghiaccio, vi informo che gli Infernal Execrator, a discapito di un monicker piuttosto infantile, sono in giro dal 2005 e con "Obsolete Ordinance" giungono al loro secondo lavoro in studio di lunga durata, arricchendo una discografia molto corposa fatta di EP, demo e live album.
Tutto ciò sta a sottolineare che i Nostri non sono certo dei novellini e, soprattutto, che la loro musica è tutt'altro che trascurabile, anzi...
Brutalità e blasfemia registrate e suonate in maniera così convincente non è assolutamente una cosa scontata e gli Infernal Execrator si dimostrano abilissimi "manipolatori" di note malvagie riuscendo a comporre brani letteralmente dirompenti che non sfigurerebbero in qualche album dei Marduk, degli Archgoat o, per rimanere a Singapore, degli Impiety.
Al nostro satanico quartetto non interessa assolutamente essere originale o rivoluzionare il mondo dell'estremo, no, a loro interessa esclusivamente suonare veloci, devastanti e malvagi ed in questo, credetemi, hanno da insegnare a nomi ben più famosi del loro perché qui c'è tanta passione e reale dedizione che, purtroppo, sono merce sempre più rara nell'odierno panorama metallico.
"Obsolete Ordinance" è, dunque, un album perfetto nella sua intransigenza, che in poco più di mezz'ora di durata non vi concederà un attimo di tregua tra riffing serrato, batteria terremotante e urla rabbiose vomitate direttamente dall'inferno, il tutto esaltato da una produzione magistrale e da una attitudine belligerante che omaggiano il devastante risultato finale.
Se l'ultimo lavoro dei già citati Marduk vi ha deluso, come ha deluso il collega Emiliano, e se siete alla ricerca della materializzazione della guerra sullo spartito, allora fermatevi: "Obsolete Ordinance" è quello che fa per voi.
Recensione a cura di Beppe 'dopecity' Caldarone

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